Il tempo che ci avvicina all’inizio della nuova Serie A sta per scadere, da domani niente scuse: sarà il campo a parlare. Un nuovo campionato che secondo le aspettative e i calcoli sarà combattuto, tante novità e soprattutto le strategie, la pausa dei mondiali in Qatar che va dal prossimo novembre a dicembre si prospetta importante per le sorti delle squadre.
Non mancano i problemi e le tematiche di discussione. Dopo l’accordo di DAZN con Sky, l’amministratore delegato Luigi De Siervo è tornato a parlare riguardo un tema delicatissimo: la pirateria. “Vedere illegalmente una partita di calcio significa privare delle risorse essenziali la Serie A. Se il fenomeno non venisse ridotto il sistema rischia davvero di saltare”. Queste le dure, ma particolarmente preoccupanti parole riportate nell’intervista al Mattino uscita in mattinata.
“La lotta alla pirateria sarà ancora lunga perché è ancora troppo diffuso il pensiero che vedere le partite rubando le immagini sia una furbata e non un reato che danneggia tutto il sistema Paese. Basti pensare alle migliaia di posti di lavoro e a circa un miliardo di euro perso negli ultimi 3 anni dalla Serie A a causa della pirateria, come recentemente certificato dall’analisi Ipso presentata dalla FAPAV, la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali. Ed è per questo motivo, nelle prime due giornate, sugli schermi tv e allo stadio appariranno le grafiche ed i filmati contro la pirateria che non sono semplici slogan, ma un richiamo serio a tutte le coscienze di chi vuole bene al calcio“.
L’ennesima campagna contro la pirateria a cui la Lega Calcio si prepara per affrontare un fenomeno con conseguenze assolutamente negative per tutti gli amanti dello sport, in particolare dopo la rivoluzione avviata dall’anno scorso con lo streaming. “Ci sono stati 315 milioni di atti di pirateria tra la popolazione adulta nel 2021, tutti i settori economici colpiti da questo fenomeno hanno perso in totale 1,7 miliardi di euro lo scorso anno. La perdita non è solo per chi produce contenuti, ma anche per lo Stato in termini di entrate fiscali e per l’occupazione con quasi 10 mila posti di lavoro persi“. Numeri preoccupanti che descrivono una situazione che si dirige sull’orlo del disastro. “Chi lo fa più che furbo è uno stupido, innanzitutto perché tutte le attività compiute sulla rete lasciano tracce digitali indelebili che le forze dell’ordine possono facilmente ripercorrere, ma soprattutto perché danneggiano il club che dicono di amare privandolo delle risorse per acquistare nuovi campioni”.
L’ad della Lega ha spiegato e ricordato poi cosa si rischia guardando una gara in modo illegale: “Si rischia molto. Dopo un primo periodo nel quale la lotta alla pirateria era concentrata a colpire soltanto chi organizzava l’attività illecita, traendone ingenti profitti da destinare al finanziamento di attività criminose come quelle camorristiche, oggi l’attività delle forze dell’ordine si è estesa a colpire anche gli utenti finali con pesanti sanzioni economiche“.
Rocco Scatà
This post was last modified on 12 Agosto 2022
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