Manca sempre meno all’inizio della nuova Serie A e i protagonisti stanno rifinendo gli ultimi dettagli per arrivare al meglio ai nastri di partenza.
Sicuramente lo sta facendo Big Rom, Romelu Lukaku. L’attaccante dell’Inter ha fortemente voluto tornare in nerazzurro dopo una stagione al di sotto delle aspettative con la maglia del Chelsea e adesso dovrà dimostrare di essere lo stesso giocatore che ha lasciato il Belpaese un anno fa.
Intervistato da DAZN, il belga si è espresso così riguardo il suo ritorno e le sue nuove ma vecchie abitudini.
Big Rom 2.0: “Sono arrabbiato perché in un solo anno la gente si è dimenticata di quello che so fare in campo e, anche grazie all’esperienza al Chelsea, sono ancora più motivato di prima a fare bene”.
Sulla scelta di andarsene e tornare: “Ho sbagliato in tante cose l’anno scorso, ma il Chelsea era la mia squadra fin da ragazzo e non potevo rifiutare. Quando a Marzo ho saputo dell’interesse dell’Inter sono stato zitto, ma quando è finita la stagione abbiamo lavorato con la società e sono tornato”.
Nuovo modulo, nuovo allenatore ma vecchie abitudini: “Rientrare dopo un solo anno è stato fondamentale: è come se non me ne fossi mai andato. Nonostante questo, sono cambiate molte cose e dovrò adattarmi al nuovo allenatore e al modulo di gioco”.
Risponde così alla domande se qualcuno gliel’avesse fatta pagare per esser tornato: “Per adesso, fortunatamente, nessuno. Ho solo dovuto cantare alla cena di squadra e pagare per tutti, ma questo è un altro discorso”.
Sul rapporto con Lautaro: “Lautaro è stata la prima persona a cui ho detto che sarei tornato. Ci siamo scritti tantissimo perché è stato il primo con cui ho legato all’Inter. Abbiamo un bel rapporto anche in campo: io posso aiutare lui e lui può aiutare me. Non siamo attaccanti egoisti, sappiamo quando uno dei due è in giornata e cerchiamo di far di tutto per far segnare l’altro”.
Capitolo Scudetto: “I gol arriveranno ma mi interessano poco, io penso solo allo Scudetto. Qui siamo all’Inter, si gioca per lo Scudetto e non per i record individuali“.
Sulla sua forza mentale: “Quando sono arrivato all’Inter ho iniziato a non pensare a ciò che diceva la gente. Questo perché arrivavo da due anni difficili al Manchester e devo ringraziare Conte che mi ha reso un giocatore più forte mentalmente”.
Come sarebbe la carriera di Lukaku senza l’Inter: “Era sempre stato destino giocare per l’Inter, come per le altre squadre in cui ho giocato”.
Leonardo Costigliola
This post was last modified on 10 Agosto 2022
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