L’allenatore del Milan Stefano Pioli ha partecipato allo speciale ritiri trasmesso da DAZN, raccontando la sua estate da campione d’Italia, il meritato riposo in famiglia, gli incontri con i tifosi e, soprattutto, le sensazioni in vista della prossima stagione.
A proposito delle vacanze appena trascorse: “È stata una bella estate con la mia famiglia e i miei amici. In giro poi vedevo tanti ragazzi con la maglia del Milan che mi chiedevano una foto. È stato tutto davvero bello ed emozionante. Questo entusiasmo mi ha fatto piacere, abbiamo coinvolto tutto il popolo rossonero che aveva bisogno di vivere un momento così”.
Sull’andamento dei giocatori rossoneri nel ritiro pre-campionato: “Dobbiamo pretendere il massimo da tutti, me compreso. Giochi la domenica per come ti alleni in settimana e devi allenarti in settimana per come vuoi giocare la domenica. Noi abbiamo dei principi di gioco ben chiari, il nostro gioco si basa molto sull’intensità. L’intensità, il ritmo, la qualità e il talento non devono mai mancare in nessun istante dell’allenamento“.
Su quello che considera il momento chiave per la vittoria dello scorso scudetto: “Direi il derby di ritorno. Siamo riusciti a ribaltarla ed è stato importante non solo per la classifica, ma anche perché ci ha dato una grande iniezione di fiducia. Da lì in poi abbiamo fatto un girone di ritorno di altissimo livello”.
Sulle sue aspettative per la stagione in vista: “È unica e particolare. Giocheremo tante partite da qui a novembre. Sarà intensa, servirà prepararsi al meglio. I primi tre mesi incideranno molto sul resto della stagione. Dobbiamo lavorare al meglio”.
Riguardo l’affetto dei tifosi e il coro che gli hanno dedicato: “È bellissimo. È molto emozionante. Mi fa molto piacere. Ho sempre fatto fatica a trattenermi quando sentivo quel coro, mi sono lasciato andare solo all’ultima gara a San Siro. Era giusto festeggiare con loro anche se ci mancava ancora l’ultimo passo”.
Sulla possibilità di aprire un nuovo capitolo vincente nella storia del Milan: “Il successo può cambiare le persone, ma a noi non è successo. Anzi abbiamo capito quanto sia importante prepararsi bene, quanto sia difficile vincere e cosa serve per restare in alto. Vedo i ragazzi ancora più pronti e più preparati. Sono convinto che il nostro ciclo sia appena cominciato“.
Ruggero Gambino
This post was last modified on 1 Agosto 2022
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