Spinazzola su Dybala: “Può farlo in qualunque momento”. Poi il commento su Wijnaldum

TIRANA, ALBANIA - MAY 25: Leonardo Spinazzola of AS Roma celebrates with the UEFA Europa Conference League Trophy after their sides victory in the UEFA Conference League final match between AS Roma and Feyenoord at Arena Kombetare on May 25, 2022 in Tirana, Albania. (Photo by Alex Pantling/Getty Images)

Leonardo Spinazzola, in un’interista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha parlato di diversi temi legati alla “sua” Roma, tra cui il nuovo acquisto Paulo Dybala.

Parole al miele per l’argentino, già compagno di squadra alla Juventus:
“Giocatore incredibile: può segnare o fare la giocata in qualsiasi momento. Uno che ti fa vincere le partite. Ed è un ragazzo gentile, tranquillo, uno che si applica sempre. Una grande persona”

Il terzino italiano sposa anche un possibile arrivo del centrocampista olandese Georginio Wijnaldum:
“Con lui alzi tutto: qualità, esperienza. È il discorso dell’asticella”

Dopo la recente campagna acquisti e la conquista nella passata stagione della Conference League, l’obiettivo della prossima stagione in casa Roma sembra essere la qualificazione alla Champions e Spinazzola sembra fiducioso:
“Possiamo alzare l’asticella e ci riusciremo. Il gruppo lavora con il mister già da un anno, in più sono arrivati tanti doppioni di qualità. Con una stagione così compressa è quello che serve, altrimenti qualcosa lasci inevitabilmente per strada”

Parole positive anche per José Mourinho e sul rapporto instaurato con il ct portoghese:
“L’anno scorso mi ha dato una grande mano, mi dava forza e tranquillità. Scherza in campo, ma vuole che si lavori sodo. Se gli dai questo, in cambio ti dà tanto. È una persona trasparente e diretta. E se non hai queste doti non puoi allenare squadre come Real Madrid o Chelsea, con i migliori giocatori del mondo. E soprattutto non puoi vincere ovunque”

Infine conclude commentando la vittoria della Conference attraverso un parallelo con la Juventus:
 “Alla Juventus vincere era la normalità. Qui no, ne avevamo bisogno tutti: squadra, città, club e tifosi”.

Edoardo Di Vito