Sono stati giorni difficili per l’Inter ed i suoi tifosi dopo le delusioni di calciomercato. Con le ufficialità di Dybala alla Roma e di Bremer alla Juve, la settimana è diventata nera per i supporters nerazzurri. Nonostante la rosa rimanga una delle più competitive, inizia ad aleggiare uno spettro di sfiducia nei confronti della società.
Marotta ha deciso di spiegare in prima persona cosa è successo nelle ultime ore di trattative ai microfoni di DAZN. L’uomo mercato dell’Inter ha voluto analizzare le ragioni per cui i due colpi, che venivano dati per fatti, sono sfumati all’ultimo.
Per ciò che riguarda Dybala, che avrebbe reso il reparto offensivo dell’Inter ingiocabile, Marotta ha speso queste parole: “Si è parlato tanto. Posso solo dire che è un ragazzo serio, ma noi siamo ed eravamo a posto in quel reparto. Tutto è stato un po’ strumentalizzato, ma per lui non c’era né spazio né avevamo la necessità di averlo con noi. A Roma lo vedo bene, può dare tante soddisfazioni ai tifosi. Gli auguro ogni bene”.
Tuttavia la trattativa che ha fatto scatenare l’ira dei tifosi del biscione è stata quella per Bremer, soffiato all’ultimo dalla Juventus. Marotta ha spiegato com’è andata la faccenda: “Ausilio ci lavorava da due mesi. Poi dovevamo rispettare le condizioni economico-finanziarie per mantenerci in equilibrio. Quando arrivano offerte più alte il venditore può decidere di fare cosa vuole. L’opportunità è sfumata, ma fa parte del gioco”. Nonostante la doppia delusione, l’Inter resta comunque in prima fila per il prossimo campionato.
Su Skriniar: “Ho avuto questo incontro con i tifosi, siamo usciti ancor più rafforzati, abbiamo colto una grande passione. Hanno una fede che è un dogma, è capibile. Noi abbiamo l’obbligo di fare una squadra competitiva, dall’altra abbiamo il dovere di guardare a un equilibrio economico. Skriniar è un giocatore fortissimo, non necessariamente deve essere messo sul mercato. Abbiamo avuto dei contatti nelle settimane precedenti e quindi una richiesta, dopodiché tutto sarà valutato. Questo fa parte delle dinamiche, poi il tifoso deve stare tranquillo perché la squadra sarà sempre competitiva. Ho accettato questo confronto, ho colto questa grande passione, è un fatto importante”.
Enrico Coggiola
This post was last modified on 22 Luglio 2022
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