Dopo l’ufficialità di questa mattina, Paulo Dybala non ha perso sicuramente tempo: vuole familiarizzare da subito con l’ambiente giallorosso e, per questo, si è dedicato subito ad un’intervista, la sua prima intervista da calciatore della Roma, rilasciata attraverso i canali ufficiali della società capitolina.
Il talento argentino si è concesso molto tempo ai microfoni giallorossi: ha parlato della nuova società, dell’allenatore Jose Mourinho, sul numero di maglia e di ciò che lo ha spinto a scegliere, tra la moltitudine di squadre interessate a lui, proprio la Roma.
L’intervista, riportata poche ore fa anche dal Corriere dello Sport, si è aperta con la classica domanda di rito, in cui hanno chiesto all’argentino quali fossero le sue prime impressioni da romanista. Lui ha risposto così:
“Sono molto contento di essere qui, molto felice di poter iniziare dopo una lunga attesa. Avevo voglia di conoscere i compagni, l’allenatore e chi lavora per la Roma. Sono contento di essere qui. È stato tutto molto veloce, io avevo voglia di cominciare e abbiamo deciso velocemente. E poi abbiamo firmato insieme per cominciare questa avventura”.
Ha poi continuato esplicando quali sono state le motivazioni che lo hanno spinto a dire di sì alla Roma:
“Tanti aspetti, la chiamata del mister, del direttore, aver potuto parlare col presidente, sono stati i punti più importanti. Mi hanno dato certezze, il mister è stato anche chiaro con le sue idee, poi giocare per questa squadra, per cosa rappresenta nel paese e nel mondo”.
Sulla straordinaria possibilità di lavorare con lo Special One, José Mourinho, si è espresso così:
“Lo conosciamo tutti, quello che ha fatto e quello che farà. Le sue chiamate mi hanno emozionato, ho parlato a lungo con lui, abbiamo fatto una bella chiacchierata. Ho avuto la fortuna di giocare con i più grandi della storia del calcio e ora posso dire di poter lavorare con uno dei migliori allenatori della storia del calcio”.
Infine, ha dato chiarimenti sulla scelta del suo prossimo numero di maglia, che indosserà durante la sua avventura capitolina:
“Avevo parlato col direttore Pinto, lui mi aveva proposto la 10 che è molto importante qui per quello che ha fatto Totti. Ma credo che quel numero e quella maglia debba ancora essere sua per ciò che rappresenta. C’è bisogno di tanto rispetto e responsabilità per una maglia così, un giorno magari potrò portarla, ma oggi sono contento di avere il 21 che per me è importante”.
Giulio De Pino
This post was last modified on 20 Luglio 2022
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