Quando il presidente della Uefa Ceferin rilascia interviste e dichiarazioni si tratta sempre di temi forti e mai parole banali. In particolare, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato delle polemiche per le troppe partite dei club, della Superlega e del Var.
Per quanto riguarda le tante partite ha dichiarato: “Facile attaccare sempre Uefa e Fifa, il discorso è semplice. Se giochi meno, gli stipendi si riducono. Chi davvero dovrebbe lamentarsi sono gli operai in fabbrica che guadagnano mille euro al mese”. Un attacco a Klopp e Guardiola, che proprio nelle scorse settimane si erano lamentati del calendario troppo fitto di partite.
Il tema Superlega è sempre all’ordine del giorno e a proposito dell’accusa di definire la Uefa un monopolio da parte dei tre club creatori del torneo, Ceferin ha precisato: Non è mai un monopolio. Uno è libero di essere o meno nell’Uefa. Può partecipare alle nostre coppe, oppure organizzarsi le sue, ma allora è logico che non giochi le nostre, no? Il progetto è morto perché nessuno vuole partecipare. Vedo solo tre persone arrabbiate con tutti, che portano tutti in tribunale, ma ormai è finita“.
Un altro tema molto attuale riguarda il Var e la possibilità di introdurre, come in altri sport, il Var a chiamata e il tempo effettivo di gioco. Ceferin ha dichiarato: “Non serve, porterebbe confusione. Il gioco è un flusso, il challenge potrebbe essere usato per fermare un’azione. Tempo effettivo? Basta perdite di tempo: l’arbitro punisca subito e aumenti i recuperi”.
Asia Di Palma
This post was last modified on 25 Giugno 2022
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