Ultimo aggiornamento 20 Giugno 2022 21:23 di Vincenzo Costantino
Secondo quanto raccontato dal quotidiano spagnolo Marca il calciatore Samuel Eto’o è stato condannato a 22 mesi di reclusione per frode fiscale dal tribunale di Barcellona. L’ex stella camerunense del calcio europeo ha infatti riconosciuto di aver frodato 3.872.621 euro al Tesoro pubblico tra il 2006 e il 2009, periodo in cui giocava con la maglia blaugrana addosso.
Eto’o ha ammesso la frode, ma ha anche accusato, senza citarlo, Mesalles, ovvero l’ex agente, il quale ha sempre definito “un secondo padre”. Infatti, l’ex attaccante di Inter e Barcellona ha intentato una causa, ancora in fase istruttoria, contro il suo ex rappresentante per presunti reati di frode e appropriazione indebita nella gestione dei suoi beni. Questo quanto detto dal calciatore: “Riconosco i fatti e pagherò, ma faccio sapere che all’epoca ero un bambino e che ho sempre fatto quello che mio padre mi chiedeva di fare”.
Allo stesso modo, l’ex attaccante tre volte campione d’Europa è stato condannato a pagare quattro multe, una per ogni reato, pari a 1.810.310 euro, mentre il suo ex rappresentante ad altre quattro per un valore complessivo di 905.155 euro. Le sentenze, la cui esecuzione sarà sospesa in quanto nessuno dei due ha precedenti penali, sono state mitigate dalla procura vista l’ammissione di colpevolezza e avendo parzialmente riparato il danno con la restituzione di parte degli onorari truffati.
Grazie all’ammissione di colpevolezza la condanna è stata diminuita dal tribunale, seppur inizialmente l’accusa aveva spinto per un peridio dai 4 ai 6 mesi di reclusione per Eto’o e Mesalles.
Rocco Scatà