“Ne rimarrà solo uno!”. Così recitava Sean Connery nel film Highlander del 1986. E’ la frase che sarà il leit motiv di questa finale playoff di Serie B, dalla quale uscirà l’ultima squadra designata a seguire Cremonese e Lecce nel paradiso calcistico italiano, quello della Serie A. Quali sono gli umori, quali sono le prospettive e i pronostici per una partita che di pronosticabile ha verepropriamente ben poco?
Per il Monza questa finale rappresenta tantissimo, non solo per riscattare il playoff dello scorso anno, ma anche per inseguire il sogno più grande, quello di approdare per la prima volta nel calcio che conta. La città lombarda è stata per fin troppo tempo appendice calcistica della vicina Milano, vivendo gli umori rossonerazzurri del suo ormai ex capoluogo di provincia. Così come avvenuto per la sua autonomia provinciale, anche a livello calcistico vuole mettere la sua bandiera nel panorama pallonaro tricolore. La squadra di Stroppa, architetto di un mezzo capolavoro rispetto allo squadrone dello scorso anno, aveva quasi acciuffato la promozione diretta fino all’ultima giornata, salvo poi inciampare a Perugia. Dopo aver eliminato i cugini bresciani, adesso le ambizioni dei biancorossi si riversano tutte nella finale più meritata, quella tra terza e quarta classificata nella regular season. Il Monza punterà sul solito 3-5-2 con la coppia Mota Carvalho-Gytkjaer in attacco, duo dal gusto esotico, il calcio latino portoghese affiancato alla freddezza scandinava. Un mix che ha portato la Monaca fino alle porte del Paradiso.
Il Pisa quest’anno è stata la vera sorpresa della cadetteria. Certo, qualcuno avrebbe potuto puntare per un posto semplice nei playoff, ma sfidiamo chiunque a sostenere la tesi di chi, sin dall’inizio, avrebbe detto di vederlo al primo posto e lottare per la promozione diretta fino all’ultima giornata. L’avrebbe davvero meritato Luca D’Angelo, autore di un miracolo comunque vada a finire. Questo non deve far intendere che la rosa del Pisa sia poca roba, assolutamente, ma va di fatto sottolineato il lavoro del tecnico abruzzese, a cui poi vanno aggiunti giocatori come Benali, match winner della semifinale contro il Benevento, Puscas, Torregrossa, Nicolas. Per il Pisa è stato un sogno coltivato volta per volta, vittoria dopo vittoria. A differenza del Monza, i toscani mancano in Serie A da ben 31 anni, quando a giocare nell’Arena Garibaldi c’era anche il Cholo Simeone.
Adesso non resta che goderci questo doppio confronto, augurando ad entrambe di poter festeggiare una promozione che non sarà per nulla banale.
This post was last modified on 26 Maggio 2022
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