Ultimo aggiornamento 24 Maggio 2022 14:44 di redazione
Il presidente delle Fiorentina, Rocco Commisso, è finalmente tornato a parlare e lo ha fatto durante una conferenza stampa che si è tenuta proprio in queste ore.
L’Italo-americano ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sull’ex attaccante viola: Dusan Vlahovic.
“I dati parlano chiari: con Vlahovic all’andata eravamo al settimo posto e alla fine siamo arrivati comunque settimi. Vlahovic con la Juventus ha fatto 7-8 gol tra A e Coppa, lo stesso numero di Cabral insieme a Piatek. Non abbiamo perso molto con la sua cessione. In molti hanno detto che con lui saremmo stati da Champions: che sono zingari che conoscono il futuro? Quello che so è che siamo rimasti al settimo posto anche dopo l’addio di Vlahovic.” Ha dichiarato il presidente.
Commisso si è poi lasciato andare al racconto di alcuni aneddoti sulla trattativa avvenuta con gli agenti di Vlahovic:
“Quando sono tornato a Firenze per fare l’affare Vlahovic a dicembre, i procuratori e lui non hanno fatto un gioco onesto e non si sono comportati bene con me. Questo Ristic mi ha chiamato e voleva vedere solo me. Al mio hotel ci siamo incontrati e dopo tre ore, ogni mezz’ora andava fuori perché doveva andare al bagno dove c’erano due amici. Io ero solo e lui aveva due amici. Il giorno dopo, quando è tornato ha detto che potevamo fare un “deal”. E mi disse che erano contenti di fare un accordo a 8 milioni netti, ma sono passati da 4 a 8 in 24 ore. Dopo ha detto che volevano 6 milioni più una percentuale sulla sua cessione, oltre a una percentuale da chi avrebbe comprato Vlahovic. Da lì il negoziato è finito e ho detto ai dirigenti che non accettavo questa situazione. Gli ho detto di trovare un altro centravanti e hanno preso Piatek e poi Cabral. Nel frattempo, il signorino che ci poteva rovinare, che aveva detto che poteva firmare, poi ci ha bloccato l’acquisto ad agosto del nuovo centravanti. Siamo stati stupidi in estate ma non a gennaio. Quando è stato preso Piatek e poi si parlava di Cabral, lui ha capito che quello che gli avevo detto era vero, cioè che poteva finire in panchina. Lo avrei fatto con quei due acquisti.“
E sulla Juve:
“Non so da quanti mesi parlavano con la Juventus, ma nello spazio di una settimana la Juve, dopo che non voleva l’Arsenal, il Real o l’Atletico, si è fatta avanti e ci siamo accordati. La situazione è andata così: ma se facevano il contratto con noi, avrebbero fatto meglio di quanto ha fatto alla Juventus. Io non ho fatto gli errori del Milan o del Napoli, ho fatto i soldi e li ho presi per mettere a posto il fair play finanziario“.
Tatiana Digirolamo