Ultimo aggiornamento 19 Maggio 2022 17:37 di Vincenzo Costantino
Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla viglia dell’ultima giornata di campionato, il Torino giocherà l’anticipo contro la Roma in casa, soffermandosi sul tema dei giocatori in partenza.
Sulle sue aspettative contro la Roma: “Voglio vedere le stesse cose di sempre, sarebbe un peccato non fare una buona partita. Ci sono delle problematiche sì, ma non devono condizionarci“.
Parlando di Brekalo: “Lo so da due mesi che vuole fare un’altra esperienza. Gli dico grazie, è stato un professionista e ha sempre lavorato bene. Ha dato tanto, poi ognuno fa le sue scelte. Non ho mai avuto dubbi sull’impegno suo e di chi è in prestito e magari non resterà. Se gioca un altro, sarà per scelta tecnica. Abbiamo tanti enigmi, dovevamo decidere per Brekalo, ma si è deciso di non prenderlo perché non voleva restare“.
Parla poi del suo futuro al Torino: “Penso di restare. Poi dipende da cosa vuole fare la società. Quest’anno è andato alla grande, ma questa piazza ha bisogno di crescere. E’ difficile, anche altre squadre con grandi investimenti ha fatto fatica“.
Il tema si sposta su Belotti: “Non sappiamo ancora cosa voglia fare, dovrebbe darci una risposta dopo la partita. Nelle ultime settimane abbiamo fatto le cose giuste, proponendo anche cose buone, e lui deve decidere. Sarà in questi due giorni, poi il discorso è chiuso e non si andrà avanti“.
Sugli addii a centrocampo: “Mandragora non è nostro e nella stessa situazione c’è anche Pobega. Se vogliamo giocatori il prossimo anno, li dobbiamo comprare. Quando hai prestiti, devi trattare e non sai cosa può succedere. In questo momento, Mandragora non è nostro e non abbiamo il diritto: c’era l’obbligo ma non ha raggiunto le presenze, ora si vedrà tutto. Io non chiedo mai garanzie. Praet è del Leicester: se lo vuoi paghi 15 milioni, altrimenti tratti e non si sa mai“.
Conclude la conferenza stampa parlando di Bremer: “Sicuramente non ne prenderemo uno più forte. Si merita una grande squadra, è stato dominante“.
Giuseppe Carella