Roberto De Zerbi è stato premiato questa mattina a Roma, dove gli è stato consegnato il “Premio Bearzot”. Un riconoscimento organizzato dall’Unione Sportiva Acli con il patrocinio della Figc, tenutosi al Salone d’Onore del Coni e giunto all’undicesima edizione.
Nel corso della premiazione, l’allenatore italiano è tornato a parlare del presente allo Shakhtar ma anche del futuro. Ai microfoni di Sky Sport ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, dopo aver ottenuto il riconoscimento: “I meriti sul campo vanno e vengono a seconda dei risultati, mentre questo premio mi rende molto orgoglioso. Devo felicemente condividerlo con il mio staff. Mi sento di dire che non credo che abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ma abbiamo fatto le cose giuste, quelle che andavano fatte.“
Sul futuro
L’allenatore è poi tornato a parlare del suo futuro, e delle sensazioni dopo la sospensione del campionato ucraino: “Non so che sviluppi ci saranno. Al momento sono in attesa, ma non tanto dal punto di vista contrattuale. Ho il permesso e l’invito a trovarmi un’altra squadra, ma sto aspettando. Per me sarebbe importante provare a fare lì un altro anno per chiudere una ferita di una squadra che mi è stata strappata dalle mani e smembrata da cause non calcistiche“.
Sulla Serie A
De Zerbi si è anche soffermato sul campionato di Serie A, che sta per volgere al termine e ha elogiato il Milan e il suo allenatore: “Il Milan è l’emblema di questo grande lavoro fatto in tre anni da Stefano Pioli. E il Milan è arrivato a questo con idee concrete e scelte forti, a volte anche impopolari. Arrivasse lo Scudetto, sarebbe più che meritato”. L’allenatore dello Shakhtar ha poi riconosciuto cosa manca e di cosa ha bisogno la Serie A: “ Il nostro calcio ha bisogno del ritmo, ma questo arriva in conseguenza al talento. La Serie A ha bisogno del talento prima di tutto“.
Il possibile ritorno in Italia
Roberto De Zerbi ha dichiarato di non essere stato contattato da nessuna squadra al momento, smentendo le indiscrezioni sul Parma. Su un eventuale ritorno in Italia ha detto: “ Ovvio che sono italiano e adoro l’Italia, ma il lavoro per me ricopre una veste importante e cerco le condizioni migliori per allenare. Se fossero in Italia, sarei più contento“.
Asia Di Palma
This post was last modified on 16 Maggio 2022
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