Vincenzo Italiano è abbastanza soddisfatto ai microfoni di Dazn e ne ha ben donde dopo la grandissima prova della sua squadra contro la Roma.
Classifica – “Ora non la guardiamo. Siamo punto a punto e la piazza è importante, sarebbe un sogno per tutti, la meritano i fiorentini. Sono venuti in ottomila l’altra sera. Quest’anno siamo stati capaci di riportare in vita gli avversari quando meno ce l’aspettavamo. Avevamo paura di perdere il filo della partita, è stata una liberazione”.
Partita – “Abbiamo fatto una grandissima gara contro un grande avversario che era in un periodo favorevole. Oggi hanno dato tutti un grande contributo, impattando la gara sin da subito con un grande approccio. Non era facile per noi dopo le tre sconfitte consecutive che avevamo subito”.
Cosa manca alla Viola per essere lì in alto – “È il primo anno che sono qui, il progetto è nuovo ed è quasi tutto cambiato. Il percorso è iniziato 9-10 mesi fa e penso che gli alti e bassi siano normali. Serve mettere dentro l’esperienza necessaria, l’Atalanta sono 5-6 anni che fa grandi cose, abbiamo gettato le basi e dobbiamo crescere in maniera corretta”.
Amrabat- “I risultati che sta ottenendo l’Hellas Verona sono merito del suo lavoro (rivolto al presidente Setti dell’Hellas presente in studio, ndr). Amrabat ha dovuto masticare amaro all’inizio, ora sta avendo continuità e può diventare un calciatore devastante. Sa giocare e sono contento, ha avuto un periodo non bello, era appannato mentre ora sta uscendo bene. Conoscevamo il suo lavoro, dovevamo solo fargli uscire il fuoco dentro”.
La Juventus potrebbe a sorpresa fare uno scambio con i transalpini. Fagioli rappresenta la chiave…
A sorpresa il Real Madrid sembra essere pronto a dire addio alla sua stellina. Ci…
Brutte notizie per quanto riguarda i biancocelesti. Pedro si è sottoposto a dei controlli medici…
Non c'è stato scampo in Serie A: l'errore è costato davvero carico e ha portato…
Le mosse a sorpresa che cambiano le partite azzurre non sono casuali: Conte detta legge…
Nessuno credeva in lui, ma lontano da San Siro ora fa la differenza: il grande…