Destano preoccupazione le precarie condizioni di lavoro degli operai addetti alla realizzazione degli impianti sportivi per il prossimo Mondiale.
È stato il quotidiano britannico The Guardian, tramite un’indagine svolta sui lavoratori in Qatar, a portare alla luce la morte di ben 6500 persone, su cui il presidente della FIFA Gianni Infantino si è così espresso: “Sono solo 3 nei cantieri degli stadi, 6.000 potrebbero essere morti nella costruzione di altre opere, e questo perché la FIFA non è responsabile di tutto quello che accade nel mondo“.
IL COMMENTO
Nell’intervista realizzata da Associated Press sono sicuramente destinate a fare scalpore le dichiarazioni rilasciate da Infantino, che ha commentato il fatto accostando al termine ‘lavoro‘ quelli di ‘dignità‘ e ‘orgoglio‘: “Non dimentichiamo che stiamo parlando di lavoro, e quando offri lavoro a qualcuno, seppur in condizioni difficili, stai dando dignità e orgoglio“.
“Costruire gli stadi dove si disputeranno i Mondiali – ha aggiunto – è anche una questione di orgoglio. Noi siamo orgogliosi di aver cambiato le condizioni degli 1,5 milioni di lavoratori in Qatar“.
This post was last modified on 3 Maggio 2022
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