Ultimo aggiornamento 27 Aprile 2022 16:04 di Pasquale Giacometti
A Numero Diez è stato intervistato il portiere Elia Caprile. Caprile, classe 2001, quest’anno ha disputato la prima stagione tra i professionisti vestendo la maglia della Pro Patria in Serie C. La sua carriera, però, è iniziata nel Chievo dove è cresciuto calcisticamente. Con il club veronese, l’estremo difensore ha vinto il campionato Primavera nel 2014.
Nel gennaio 2020 si è trasferito al Leeds, squadra che detiene il suo cartellino, dove ha vinto la Premier League 2 (campionato Primavera inglese). Lo scorso anno si è allenato diverse volte con la prima squadra ma non è riuscito mai ad esordire. Per questo Elia ha fatto le valigie ed è tornato in patria, andando in prestito alla Pro Patria.
Con la formazione lombarda ha giocato 36 partite subendo 41 gol e mantenendo la porta violata in ben dodici occasioni, riuscendo a concludere il Girone A della Serie C con la qualificazione ai playoff. Nell’intervista, Caprile ha sottolineato le differenze tra il calcio inglese e quello italiano, dicendo: “La prima cosa che salta all’occhio sono le strutture, i centri sportivi e gli stadi inglesi. È diverso anche il modo di vivere il calcio che lì esiste solo la domenica. Si va allo stadio, se la tua squadra perde la fischi, ma poi basta e la settimana va avanti. I calciatori sono sempre sereni, non si va mai in ritiro se si perde come si fa in Italia. Il calcio è vissuto in maniera totalmente diversa”.
Poi, il portiere aggiunge: “Ci sono tanti miei ex compagni (del Leeds) che adesso stanno giocando in Premier League e questa è la vera differenza. Io, ad esempio, ho giocato nel Chievo quando ha vinto lo scudetto Primavera nel 2014. Ecco, di quei 24 giocatori se almeno due sono arrivati in Serie A è tanto”.
Juri Modugno