Ultimo aggiornamento 20 Aprile 2022 20:57 di Chiara Dell’Orto
Nella prima uscita pubblica dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2022, il ct azzurro Roberto Mancini, a margine di Italia-Polonia Under 17 (ha assistito alla partita degli azzurrini, guidati in panchina da Bernardo Corradi), ha parlato ai microfoni di RaiSport del futuro della Nazionale maggiore.
Inizia ricordando l’amara notte di Palermo: “Deve passare per forza. La delusione è stata tanta, ci sono dei momenti dove le cose non devono andare bene e non ci vanno. Pensiamo che abbiamo fatto anche delle cose ottime, siamo sempre campioni d’Europa almeno fino al 2024, con merito, e pensiamo anche a tutto quello che di buono abbiamo fatto in questi tre anni e mezzo“.
Passa poi a un possibile ricambio generazionale: “Avviare un ricambio generazionale? Non ci sono così tante scelte da poter cambiare tutto. Sicuramente come abbiamo già fatto in Turchia qualche giocatore più giovane giocherà. Penso che per la sfida contro l’Argentina se ci saranno tutti, giocheranno quelli dell’Europeo perché comunque è una partita guadagnata con la vittoria dell’Europeo“.
Il primo giugno, a Wembley, l’Italia affronterà l’Argentina, una finalissima tra i vincitori dell’Europeo e quelli della Coppa America: “Immobile ed Insigne ci saranno, soprattutto per la prima delle gare di giugno, poi vedremo per le altre. Non ho parlato con Immobile, non so cosa pensi in questo momento ma io credo che quando ci sono situazioni così è chiaro che il momento è difficile però bisogna anche saperlo passare“.
Trattenutosi con Corradi, ha poi salutato i giocatori della Nazionale giovanile e così si è espresso in merito: “I ragazzi vanno seguiti sempre. In questa Nazionale sono molto giovani, hanno appena 17 anni ma hanno prospettiva: bisogna continuare a seguirli e, nel tempo, dare loro l’opportunità di giocare a livello un po’ più alto. Bisogna ripartire dalla base, avere fiducia nei giovani che all’inizio possono avere qualche difficoltà per mancanza di esperienza ma bisogna continuare a dare loro delle opportunità perché poi possono venire grandi soddisfazioni“.