Ultimo aggiornamento 14 Aprile 2022 16:17 di Lorenzo Alutto
Il portiere dello Spezia, Ivan Provedel, ha parlato nel corso di un’intervista a Tuttosport toccando diversi temi: la salvezza, il mancato trasferimento la scorsa estate, il rapporto con la nazionale ed il suo rendimento.
Per quanto riguarda la salvezza il portiere italiano che sta sorprendendo tutti in questa stagione ha detto: “La scintilla è partita dalla partita di Genova se non da qualche settimana prima, ma se fossi un opinionista direi dalla partita col Napoli. C’era già un qualcosa di cambiato nella squadra, ma non facevamo punti. Al Ferraris invece abbiamo capito chi eravamo“. Questa situazione di classifica è data anche in larga parte dalle prestazioni più che positive che Provedel sta sfornando di giornata in giornata e che ha commentato così: “Io ho sempre lavorato, e ci ho creduto, anche quando ho subito un brutto colpo e sono stato fermo. All’esordio presi 2 gol in 4 minuti contro la Fiorentina. Non ho pensato a nulla, se non a costruire ed oggi sono realista. Se questa doveva essere la mia carriera, ben venga“.
Il tema poi si è spostato sul mercato, dove il portiere ex Empoli ha deciso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Se devo dire di essere contento della mia situazione, mentirei; ma aspetto a giugno che tutto si evolva. La società gestirà con il mio agente al meglio il tutto. Per quanto riguarda la Sampdoria forse avrei fatto il secondo, sì, poteva essere. Si scelse alla fine diversamente. Non ne ho mai parlato con Thiago Motta e non lo farò. Non serve, meglio guardare avanti“.
Infine si parla della Nazionale, chiedono quali fossero i pensieri del portiere del Spezia su una sua mai convocazione da parte di Roberto Mancini: “Chiaro che se mi chiamassero non dormirei la notte, è un sogno vero. Ma dico anche che davanti ci sono portieri che giocano la Champions e che hanno esperienza importante. Non ne farei un dramma. La vita regala quello che uno merita“.
Giuseppe Carella