Ultimo aggiornamento 12 Aprile 2022 9:03 di Lorenzo Alutto
Oggi a Roma partirà il processo che da settimane cattura l’attenzione degli italiani. 11 squadre, tra cui 5 di Serie A, e 62 dirigenti indagati a causa delle plusvalenze gonfiate per poter sistemare il bilancio.
Se da un lato le 5 squadre di Serie A rischiano al massimo multe, il Pisa e il Parma rischiano, rispettando il comma 2 dell’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, punti di penalizzazione o la retrocessione o addirittura l’esclusione dal campionato.
Infatti, secondo la Procura, gonfiare il valore dei giocatori nei trasferimenti è stato determinante per queste due squadre per poter iscriversi al campionato.
Se le squadre di Serie A possono ritenersi ”salve”, dovendo al massimo pagare multe o ricevere sanzioni, crollerebbe comunque l’espediente più usato in questi anni per risanare almeno sulla carta il bilancio: le plusvalenze.
Infatti, essendo difficile valutare l’effettivo valore di un calciatore se non utilizzando determinati parametri (età, ruolo, storia sportiva, storia dei trasferimenti, contratto di lavoro), le squadre erano solite abbassare, a volte perfino di 70 volte, il valore del giocatore nel bilancio per poi rigonfiarlo una volta ceduto.
Non si sa quale sarà l’esito del processo ma una cosa è sicura: bisogna trovare un nuovo metodo di giudizio per il valore dei giocatori.
Giacomo Pio Impastato