Fonseca Ucraina Guerra
Paulo Fonseca, ex allenatore di Roma e Shaktar Donetsk, intervistato da La Gazzetta dello Sport, racconta la sua fuga da Kiev pochi giorni dopo l’inizio della guerra: “Un incubo. Era il 24 febbraio e dovevo partire alle 10 per il Portogallo con la famiglia, quando alle 4.30 abbiamo sentito cadere le prime bombe. Ci siamo spaventati. Il mio amico Srna mi ha invitato ad andare all’hotel Opera, dove c’era la squadra. Ci siamo rifugiati in un bunker. C’era De Zerbi, c’erano i brasiliani con le famiglie. I bambini dormivano per terra nei sacchi a pelo. Avevamo paura. Poi la mia ambasciata ha organizzato un mini-van e in tre famiglie siamo partiti verso la Moldavia. È stato un viaggio terribile. Trenta ore senza fermarsi mai, incolonnati a volte a 5 km/h, con gli aerei che ci passavano sulla testa, i posti di blocco, mentre la gente intorno non trovava né carburante né cibo. Solo quando sono arrivato al confine con la Romania ho cominciato a rilassarmi, ma si fa per dire.
Il tecnico portoghese ha poi continuato: “Mia moglie piange in continuazione, perché abbiamo amici e parenti in tutta l’Ucraina. Ora, tramite la mia federazione, sono diventato ambasciatore per la pace e ci adoperiamo per trovare alloggio, lavoro e scuola ai profughi. Una piccola parte, naturalmente, dei due milioni di quelli che stanno fuggendo”.
This post was last modified on 9 Marzo 2022
Incredibile richiesta del club che si è trovato obbligato a chiedere una cambio data per…
I bianconeri trionfano al Via del Mare, ma c'è stato un episodio che ha lasciato…
Un infortunio che potrebbe cambiare tutto in vista della prossima giornata di campionato: ecco cos'è…
Dopo le voci della scorsa estate, potrebbe consumarsi realmente il divorzio tra l'Inter e Hakan…
Sono passate poche ore dai sorteggi di Champions ed Europa League e scoppia un caso…
Quello di Gianluigi Donnarumma resta un nome quanto mai concreto per il futuro dell'Inter Proprio…