Ultimo aggiornamento 7 Marzo 2022 17:22 di Luca Guarro
“È stata la Mano di Dio” e questa volta non ha salvato Paolo Sorrentino. Ma è altrettanto avvincente il curioso episodio capitato al giornalista cileno Daniel Matamala attualmente impegnato in un reportage in Ucraina.
Matamala stava attraversando l’Ucraina insieme alla sua equipe quando sono stati avvicinati dalla Polizia Nazionale: Perché giudicati sospetti e di conseguenza sottoposti ad interrogatorio.
La tensione, come raccontato da Matamala continuava ad aumentare fin quando il cameraman non ha mostrato agli agenti il tatuaggio di Diego sul proprio polpaccio rischiarando gli animi dei presenti.
La vicenda raccontata da Matamala
-Daniel Matamala:
“Oggi, a uno dei controlli stradali, la polizia ha sequestrato i nostri documenti, macchine fotografiche, telefoni e ci ha scortato alla stazione di polizia. I primi interrogatori sono stati tesi: è un paese in guerra e si sospettano spie o sabotatori. Uno degli agenti di polizia ha visto i passaporti dei miei colleghi argentini e ha detto due parole che abbiamo capito: “Messi” e “Maradona“.
-Daniel Matamala:
“Lì è cambiato tutto. Il nostro grande cameraman ha mostrato di avere un tatuaggio di Diego Maradona sul polpaccio. Con quello, l’atmosfera è cambiata molto e grazie alla mano di Dio e al calcio siamo riusciti ad uscire da quella situazione e ad arrivare a destinazione senza problemi. Ci hanno liberati e ci hanno restituito il nostro equipaggiamento. La mano di Dio ci ha salvati. Anche nelle situazioni belliche, di guerra, ci sono anche momenti di un po’ più di relax“.