La pandemia è destinata a lasciare una ferita profondissima nell’economia del calcio europeo. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, i 55 campionati europei di prima divisione avevano raggiunto nel 2019 ricavi per 23 miliardi di euro, record storico, per poi regredire sotto i colpi della pandemia con una perdita di fatturato pari a 7 miliardi di euro.
La Serie A dal 2019 al 2020 ha perso il 21% del suo fatturato. I dati del 2021 non sono ancora ufficiali, ma il rendiconto presentato dalla UEFA lascia intendere un aggravarsi della crisi: il calcio italiano nel 2021 potrebbe perdere un ulteriore 18%, con un totale complessivo che in termini di mancati ricavi recita -26%. Relativamente ai top 5 campionati, la Liga e la Bundesliga arretrerebbero del 19%, mentre la Premier del 21%. Soltanto la Ligue 1 (-29%) farebbe peggio.
Ciò nonostante, a crollare non è stato solamente il fatturato: per la prima volta da quando esiste il Fair Play Finanziario, i conti delle squadre sono tornati in rosso, il tutto senza dimenticare che nel frattempo gli stadi si sono svuotati e le capienze degli impianti hanno subito variazioni nel corso del tempo a causa di riaperture e nuove strette. Nel 2020/21 appena 6,8 milioni di spettatori negli stadi (-90,8%), mentre la stagione precedente aveva registrato quasi 74 milioni, 31 milioni in meno rispetto al campionato 2018/2019 (105 milioni).
This post was last modified on 3 Febbraio 2022
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