Attacco diretto all’Atalanta da parte di Cristiano Piccini. Il terzino, arrivato lo scorso anno agli ordini di Gasperini ha trovato pochissimo spazio a causa di un grave infortunio.
Oggi, a distanza di un anno, tornato al Valencia ha deciso di parlare dell’esperienza bergamasca durata sei mesi.
Le sue parole dure e inaspettate sono un’attacco non velato alla società bergamasca e a Gasperini.
Queste le dichiarazioni:
“La cessione all’Atalanta è stata un mio errore. Gasperini mi voleva anche se sapeva che ero fermo da un anno. Sono andato a Bergamo per i test fisici durati due giorni e lì hanno visto che mi mancava forza e c’erano altri problemi che ancora non avevo superato. Hanno comunque deciso di prendermi. La loro idea era darmi due mesi di adattamento prima di entrare in squadra. Dopo tre giorni il mio ginocchio si è iniziato a gonfiare, e sono iniziati i primi discorsi… ‘Abbiamo sbagliato a prenderti, non sei pronto’. Mi facevano sentire come un invalido e come se il problema fossi io, anche se sapevano perfettamente in che condizioni ero arrivato. Ho giocato una partita per 60 minuti. Ero zoppo, non so nemmeno come ho potuto giocare. Ho giocato perché non c’era nessun altro. Poi è arrivato un momento in cui non mi sono nemmeno allenato con loro, ho lavorato con la seconda squadra. È stato un incubo. Avevo bisogno di aiuto e ho trovato tutto tranne l’aiuto. Sembrava che volessero affondarmi invece di aiutarmi. Ho chiesto di tornare a Valencia perché ero molto vicino a cadere in depressione”.
This post was last modified on 8 Gennaio 2022
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