Caos Covid e partite rinviate, Marotta ha una soluzione!

Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Sky dallo stadio Dall’Ara, ecco le sue parole riportate da TMW.

Cosa vi siete detti nel Consiglio di Lega ieri?L’obiettivo di tutti è preservare la salute collettiva, dei tifosi e dei nostri tesserati. Abbiamo appena concluso un Consiglio nel corso del quale è stato rivisto l’attuale protocollo e redatto uno nuovo. Ci sarà una comunicazione ufficiale di Dal Pino a breve. È anomalo che il Verona giochi a La Spezia con undici positivi mentre altre squadre sono state fermate con meno positività. L’obiettivo del Consiglio è stilare questo protocollo, avere un confronto con il Ministero dello Sport per far sì che ci sia una decisione chiara. Nel momento in cui viene data possibilità alle ASL di decidere autonomamente ci troviamo di fronte a situazioni diverse da una regione all’altra e il campionato ne risente“.

Cosa succederà ora? Vi aspettate che la partita venga assegnata a tavolino? “Non abbiamo gli elementi completi per poter stilare una valutazione. Pendiamo atto del fatto che il Bologna ha dovuto subire una decisione dell’ASL, che a sua volta ha presto questa decisione a tutela della salute di un gruppo. Quello che manca oggi è chiarezza tra il sistema sportivo e il Ministero della Salute. Entrambe le organizzazioni devono decidere sul protocollo da attuare, quindi limiterei la competenza delle ASL, per evitare il ripetersi di situazioni come oggi.”

Giuseppe Marotta

I giocatori asintomatici possono scendere in campo?Nell’ambito dello sport deve essere reso obbligatorio il terzo vaccino, che copre il rischio di subire dei danni gravi dal virus. In questo caos il rischio è minimo e non è più il caso di fare la quarantena. L’andamento del campionato avrebbe molta più fluidità. L’attuale scenario ci porta a non capire quale sarà la fine, quindi la mia soluzione è che tutti gli atleti vengano sottoposti alla terza dose di vaccino“.

Non sarebbe stato meglio rinviare questa giornata? Alcune leghe hanno rinviato il calendario, altre no: rinviare questi turni avrebbe garantito una gestione più fluida, ma poi c’è la compressione di un calendario che ci vede costretti a svolgere tutte le partite fino a maggio, quindi non c’era tempo per inserire altre giornate di recupero. Poteva essere una valutazione intelligente, ma c’è stata la repentinità nel trovarci di fronte a un numero incredibile di positività nel giro di pochi giorni”.

Simone Borghi

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