Ultimo aggiornamento 10 Novembre 2021 20:31 di Elio Granito
In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Antonio Di Natale, ex bomber dell’Udinese, ha parlato di uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano: Giacomo Raspadori.
L’attuale allenatore della Carrarese si è espresso sulle sue scelte passate, maturate nel corso della carriera, considerandole differenti da quelle che dovrà prendere l’attaccante del Sassuolo:
“La scelta che ho fatto io (rifiutare le big italiane) l’ho presa in età più matura e fu soprattutto una scelta di vita: la mia famiglia stava benissimo a Udine e anche io ero felice. Non c’era motivo di cambiare. La situazione di Raspadori è diversa: quando un club come l’Inter si interessa a te ci sta che uno possa vacillare. Giacomo è un ragazzo forte, uno che farà tanta strada. E sono già più stagioni che dimostra il suo valore“.
L’attaccante italiano, vincitore dell’Europeo, nonostante la giovane età ha su di a sé gli occhi di molti club blasonati. Una situazione simile a quella vissuta da Totò, in tarda età calcistica.
La mancanza di consapevolezza però, per Di Natale, potrebbe costare caro al talento di Raspadori che, step by step, potrà costruirsi un futuro florido nel modo del calcio:
“Suggerirei di finire l’anno al Sassuolo e poi andare con più consapevolezza in una grandissima squadra. Un conto è giocare e crescere al Sassuolo, un altro è presentarsi a San Siro, con la maglia dell’Inter e con un club che lotta per vincere lo scudetto: sicuramente ci sarebbero meno spazio e possibilità di giocare da protagonista. Almeno nell’immediato. Ecco perché sono convinto che la strada migliore sarebbe un altro anno a Sassuolo: all’Inter potrebbe mettersi in mostra entrando a gara in corso, ma sarebbe diverso“.
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