Marco Iaria, giornalista della Gazzetta dello Sport ed esperto in ambito economico, ha parlato in esclusiva ai microfoni di OCW Sport, in diretta Twitch, della situazione in casa Tottenham a livello finanziario.
Gli Spurs, infatti, sono finiti nell’occhio del ciclone a causa degli ingenti debiti. Iaria ha così spiegato la situazione:
“In realtà, come tutte le cose, andrebbero fatte le dovute valutazioni. Ogni società ha debiti “positivi” e “negativi”. La maggior parte del debito del Tottenham è positivo. Gli Spurs stanno investendo sul nuovo stadio – quasi tutto – che, poi, porterà introiti importanti. Leggere e comprendere cifre, riguardanti debiti, non è così semplice. La scadenza dei debiti del Tottenham è molto dilatata nel tempo. Gli Spurs sono un club abituato a creare profitti, questo significa che non c’è possibilità che non risanino i loro debiti. Ad esempio il Barcellona, al momento, è più in difficoltà perché i debiti derivano dalle spese folli sul calciomercato. Tottenham e Barca hanno 1,4 miliardi di euro di debiti, ma sono situazioni completamente opposte”.
Iaria si è poi soffermato sul calcio italiano:
“In Italia, a differenza della Premier, ci si basa sul valore sulla rosa. Non ci sono altri valori, se non in casi sporadici. Il valore della rosa è determinante per le società. Una società italiana vale un terzo di una inglese. La differenza maggiore la fanno i diritti televisivi che valgono il triplo rispetto alla nostra Serie A. L’ultima in Premier prende circa 100mln di diritti: in Italia la prima non riesce ad arrivare a questa cifra. Lo stadio è senza dubbio la seconda differenza sostanziale tra il nostro calcio e quello inglese. In realtà devo dire che le idee non mancano: viene meno, tuttavia, l’azione che segue l’idea”.
“L’Atalanta ha iniziato un percorso virtuoso e aumentano costantemente il fatturato. Anche in prospettiva. Stanno lavorando con idee precise. La squadra messa peggio a livello economico è senza dubbio l’Inter. Non solo per il quadro economico. Anche la Juve ha una gestione poco equilibrata. La differenza è nella proprietà: quella nerazzurra per creare capitale ha dovuto rivalutare il marchio stesso. La Juve, invece, farà un aumento di capitale da 400mln”.
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This post was last modified on 5 Novembre 2021
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