Ultimo aggiornamento 20 Ottobre 2021 22:59 di Elio Granito
Si è raccontato a 360°, in una recente intervista rilasciata a Prime Video, l’ex numero 1 della Juventus, Gianluigi Buffon. Il portiere 43enne ha ripercorso la sua carriera da calciatore.
Dai primi anni al Parma, passando per la Juve e il suo rapporto con la BBC, Gigi non ha omesso, poi, un tema delicato: la depressione. Un disturbo che lo ha colpito in passato e di cui il campione non ha timore di parlarne:
“Il busto di Buffon esposto era probabilmente intellettualmente fecondo come me. In un momento delicato della mia vita passavo del tempo a guardare un quadro: la passeggiata di Chagall. Era esposto a Torino in questo momento delicato io passavo il tempo a guardarlo perché mi trasmetteva normalità, serenità, gioia di vivere. Mi ha dato la certezza e la convinzione che la normalità stia nelle cose semplici. Dalla depressione ho iniziato a vedere la luce. Nel percorso di quei sei o sette mesi di difficoltà è stato una spinta importante per riemergere. La cosa che mi piaceva è che la gente passava e non guardava quel quadro. Era fanciullesco e io in quel momento avevo l’esigenza e il desiderio di tornare ad essere quel fanciullo“.
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