Massimo Mauro, ex calciatore e ora giornalista, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera ha detto la sua sul Var.
Parole non al miele quelle del giornalista, che ha descritto il Var come “fischio da scrivania”.
Queste le sue parole:
“Dico basta ai fischi dalla scrivania. Hanno distrutto l’arbitro. Se è una “cagata”? No, non è una cagata. È giusto utilizzare la tecnologia in quelle situazioni in cui si può tirare una riga e stabilire con certezza se è dentro o fuori: gol/non gol, oppure i fuorigioco. Mi sono piegato persino al ridicolo di un fuorigioco per meno di un centimetro. Ma la partita deve gestirla l’arbitro. Quel che accade in campo, sul terreno di gioco, deve essere giudicato dall’arbitro che è lì e vive le stesse sensazioni di chi è in campo, ha la stessa adrenalina, le stesse pulsioni. L’interpretazione dell’arbitro va tutelata, non indebolita. Così come la sua centralità. Non può giudicare chi è in una sala davanti ai monitor, in un ambiente completamente diverso, asettico”.
This post was last modified on 2 Ottobre 2021
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