Ultimo aggiornamento 25 Agosto 2021 11:28 di Thomas Treccani
A Marzo Matteo Ricci veniva convocato dal c.t. Roberto Mancini per le gare di qualificato al mondiale in Qatar 2022. Allora calciatore dello Spezia, a soli 159 giorni di distanza, il regista è svincolato e si allena a Roma, a casa sua, insieme ad un suo amico preparatore.
“E’ un periodo molto difficile, non lo nego. La prima giornata? Delusione e impazienza: voglio giocare, tornare in campo il prima possibile. Mi alleno ogni giorno al Park Hotel Mancini, dove c’è una bella struttura. Con il mio preparatore Federico Fatiga eseguo lavori a secco e con la palla. Certo non è la stessa cosa che allenarsi con il gruppo, ma faccio il possibile per tenermi in forma e farmi trovare pronto quando arriverà la chiamata giusta”.
Ricci racconta poi che al suo telefono non siano arrivate offerta se non dall’Arabia Saudita: “In realtà ho detto no solo a un’offerta dall’Arabia. Non era un progetto che mi piaceva, anche se avrei guadagnato bene. Ho vissuto un’estate molto brutta, a 27 anni non pensavo di trovarmi in questa situazione. Magari mi fortificherà ulteriormente. Però è strano: sono a parametro zero, non si tratta di un’operazione difficile, soprattutto in un periodo come questo in cui le società stanno attente ai bilanci. Però non mollo, anzi sono carico e non vedo l’ora che il mio procuratore Federico Pastorello mi porti la proposta giusta”.
Il calciatore lo scorso anno si è reso protagonista di una buona stagione con lo Spezia di Vincenzo Italiano, tanto da valergli la chiamata di Roberto Mancini e la nazionale. Col club ligure però i rapporti si sono incrinati con l’avvento della nuova dirigenza: “Avevo capito che la situazione si stava ingarbugliando a gennaio. Con la vecchia società, comunque, avremmo trovato un accordo. Dopo la cessione del club, invece, ho capito che la mia esperienza allo Spezia si sarebbe conclusa alla fine della scorsa stagione. Ho vissuto male questa situazione perché per lo Spezia ho dato il massimo, non me l’aspettavo. Ma sono orgoglioso di non aver tirato indietro la gamba neanche una volta e di non essermi mai tirato fuori. Sono molto legato al club e alla città, dove ho tanti amici”.