A poco più di due mesi di distanza da quel 12 Giugno che ha lasciato con il fiato sospeso tutto il mondo del calcio, Kjaer è tornato su ciò che è successo in quei minuti interminabili.
Queste le sue parole durante l’intervista al Corriere della Sera:
“Non sono un eroe, ho fatto solo quello che dovevo fare, senza pensarci, come avrebbe fatto chiunque altro. Era un giorno storico per tutti noi danesi, la prima partita dell’Europeo, in casa nostra. Poi è successo quello che è successo. Ho avuto la prontezza di restare lucido, come tutti i miei compagni. È stato un lavoro di squadra, avremmo fatto ovviamente lo stesso se fosse stato un avversario. Tutto qua. L’unica cosa che conta è che Christian ora stia bene. Solo quello è importante. L’ho fatto senza riflettere. L’istinto mi guidava e ho fatto quello che dovevo, automaticamente. Era la prima volta che mi succedeva, spero sia anche l’ultima”.
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This post was last modified on 19 Agosto 2021
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