Pierpaolo Marino technical area director of Udinese Calcio prior to the Serie A football match between SSC Napoli and Udinese Calcio at Diego Armando Maradona stadium in Napoli Italy, May 11th, 2021. Photo Cesare Purini / Insidefoto CesarexPurini
È un’Udinese che deve attivarsi sul mercato. Per ora è stata protagonista solo con le cessioni, vedi i vari Musso all’Atalanta e De Paul all’Atletico Madrid. Per ora solo voci, ma nulla di che. Nei giorni scorsi si è parlato di un probabile arrivo di un ex Samp, ma ora è arrivata la notizia che potrebbe far sobbalzare i tifosi friulani. Serve il colpo in attacco, storicamente l’Udinese soffre di una carenza in fase realizzativa (lontani son i tempi in cui regnava Totò di Natale), ma questo nome potrebbe essere quello giusto: si parla dell’attaccante in forza al Bayer Leverkusen, Lucas Alario. Alario, classe 1992, argentino, ha il contratto in scadenza nel 2022, ma, visto l’arrivo praticamente certo del bomber iraniano Sardar Azmoun in forza alle aspirine, sarebbe chiuso e perciò valuta delle alternative.
Luca Gotti ed il direttore sportivo Marino valutano diversi nomi in attacco, alla ricerca di quell’attaccante d’area di rigore che tanto ha bisogno l’Udinese. Spicca però quello del 28enne argentino, ex River Plate. Il Bayer Leverkusen però si oppone, non apre ad una sua probabile cessione, forte anche dell’alto investimento fatto su di lui – 24 milioni spesi nell’estate 2017 per prelevarlo proprio dal River. Come riporta Sky Sport, è chiara la volontà del ds dei tedeschi Simon Rolfes, il quale espone chiaramente: “Non lo lasceremo andar via a parametro zero il prossimo anno“. L’offerta bianconera non è stata l’unica ad esser respinta, ci son stati anche due tentativi da due top club russi e uno dal Siviglia. Ma la dirigenza friulana spera nell’affare, complice anche l’altra trattativa, quella che porterebbe Azmoun in Germania.
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Ad Alario, a differenza della società, farebbe molto piacere potersi trasferire in Italia, in particolare ad Udine. Nato ed esploso in Argentina, ha però evidenti origini italiane: suo nonno infatti era proprio della città di Udine. E questo, il ritorno nella casa paterna, potrebbe essere quell’elemento per cui Marino e Gotti sperano ardentemente, ma non solo: tanti argentini qui si son messi in luce, un chiaro esempio può essere proprio Rodrigo de Paul. Ma è molto difficile riuscire a convincere i rossoneri.
This post was last modified on 23 Aprile 2024
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