Spalletti si presenta al Napoli, il tecnico toscano ha parlato della squadra, di Insigne, della città e di mercato. Con la sua solita simpatia, ha anche scherzato su diversi argomenti e accennato al Napoli che vuole vedere: “Una squadra sfacciata, scugnizzi che credano nel proprio talento e che vadano a metterlo in pratica su qualsiasi campo e contro qualunque avversario”.
Le prime parole del tecnico: “Il Napoli è una squadra forte e voglio vedere quanto ne è consapevole. Questa è una cosa che mi renderò conto strada facendo perché da quando me l’hanno detto che sarei stato l’allenatore del Napoli non ho mai tolto gli occhi di dosso a questa squadra”. Poi continua: “Questa è la città dei miracoli. Sono emozionato sempre perché questo è un lavoro che mi crea battiti forti. Questa città completa un po’ il mio percorso tra Roma (la città del Papa), la Russia (la città degli Zar), Milano (la città della Madonnina) e ora Napoli: la città e il campo dove ha giocato il grande Diego Armando Maradona”.
Spalletti ha anche parlato del capitano azzurro: “Con lui ho parlato al telefono dopo il gol in Nazionale e gli ho detto che a me farebbe piacere che lui facesse questo percorso con me a Napoli”. Il tecnico toscano ha poi aggiunto: “Le altre situazioni le analizzeremo quando tornerà. A lui e Di Lorenzo posso solo fare i complimenti per questi Europei spettacolari. Insigne ha mostrato a tutti il suo marchio di fabbrica”.
“Per essere tra le prime quattro bisogna avere giocatori forti. Entrare in Champions sarà la mia ambizione“. L’allenatore toscano ha poi ribadito: “Questa è una squadra forte ma tra contratti in scadenza e Covid il prossimo Napoli probabilmente sarà differente da quelli precedenti“. Ha anche parlato di Europa League: “Obiettivo primario così come campionato e Coppa Italia. Noi vogliamo fare bella figura in ogni partita perché noi rappresentiamo Napoli e non si snobba niente”.
LEGGI ANCHE: “Speravo de morì prima”, Spalletti l’ha detto in conferenza stampa: che bordata a Totti
Luciano Spalletti così sul mercato che si aspetta: “Al momento non ci sono valutazioni da fare. Mi piacerebbe che restassero tutti ma dobbiamo anche accettare la linea della società”. Poi sulla domanda su Emerson Palmieri dice: “Può darsi che l’abbia sentito“.
This post was last modified on 8 Luglio 2021
Unai Emery è l'uomo delle coppe e dopo l'Atalanta chissà che non possa succedere di…
Dopo quanto già successo a Bremer e Cabal, oltre che ad altri calciatori, un altro…
Tutti gli occhi su Fazzini. L'ennesimo grande talento italiano prodotto dall'Empoli, pronto per il grande…
Nella festa dello 0-5 all'Hellas Verona, con tutti i gol praticamente segnati nel primo tempo,…
Emergono nuovi dettagli circa l'inchiesta ultras che vede coinvolte Curva Nord e Curva Sud dei…
L'Italia continua ad avere il solito problema, serve un calciatore che metta la palla in…