E’ terminata da poco la conferenza stampa di presentazione di Josè Mourinho alla Roma. Ecco i passaggi più salienti e le parole dello Special One: “Voglio ringraziare i tifosi. Il mio arrivo a Roma è stato eccezionale. Non ho ancora fatto nulla per meritarmi questo, mi sono sentito subito in debito perché l’accoglienza è stata davvero emozionante. Ringrazio per questo i tifosi, poi anche la Roma per la fiducia. Questa accoglienza mi ha colpito veramente“.
“Se gli anni non ci rendono professionisti migliori significa che qualcosa non sta funzionando. Sono più maturo, ma il dna non cambia. Io sono quello che sono nel bene e nel male. La mia influenza sul mercato? Io non ho parlato con nessun giocatore, assolutamente. Parlo con Tiago, con la proprietà, con i dipendenti del club. Ma mai con i giocatori“.
“Lavorare, seminare e aspettare il tempo per raccogliere i frutti. Ho un contratto triennale, ovviamente sarà la società a decidere il futuro ma ho firmato 3 anni. Qua non si vince da tanti anni, serve capire perché la squadra è arrivata a 29 punti dalla vetta. Devo chiedermelo e devo trovare le risposte, il club e i dirigenti sanno che c’è molto lavoro da fare ma vogliamo arrivare a dei titoli. Vincere immediatamente normalmente non succede, anche se nel calcio mai dire mai“.
“Ho dovuto già cambiare telefono tre volte per quanto mi chiamano… Scherzi a parte, è fantastico, è incredibile. Per chi ha lavorato in Italia quando vai via questa cosa manca. Ora c’è un lavoro da fare internamente e dentro il club ci dobbiamo concentrare su questo, con tutto il rispetto per i giornalisti. Io quando lavoro non sono troppo simpatico, magari per i giornalisti non sarà un piacere lavorare con me perché io lavoro per difendere il mio club. Questo è fondamentale. All’interno di Trigoria dobbiamo pensare a questo, abbiamo un lavoro da fare e io rispetterò quello dei giornalisti“.
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“Io sono una vittima di ciò che ho fatto, del modo in cui la gente mi guarda. Allo United ho vinto 3 titoli ed è stato un disastro. Al Tottenham ho raggiunto una finale di Coppa che non mi hanno fatto giocare ed è stato un disastro…”
“Da un punto di vista pragmatico, oggettivo, abbiamo solo un obiettivo: vincere la prima partita ufficiale. Poi penseremo al resto. Da un punto di vista più generale, c’è tanto lavoro da fare. Questa società e questa squadra ogni giorno devono migliorare. La struttura fisica di Trigoria è già cambiata, è più bella, più adatta e più funzionale per noi. Questo per quel che riguarda la struttura fisica, ora c’è da migliorare le altre strutture. Già a partire da oggi, dal primo allenamento, ogni giorno la squadra deve migliorare“.
“Vogliamo arrivare in alto e rimanerci. Il nostro è un progetto e deve essere sostenibile. E questo è difficile, perché magari vinci e non hai i soldi per pagare gli stipendi“.
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This post was last modified on 8 Luglio 2021
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