Pedro González López, meglio conosciuto come Pedri, è quel tipo di calciatore di cui sentiremo parlare a lungo. Il giovane classe 2002 ha disputato una partita sontuosa, ad Euro2020, contro l’Italia, nella prestigiosa cornice di Wembley, dando sfoggio delle sue incredibili doti nel palleggio, restando lucido in ogni situazione e mostrando personalità per l’intera durata dell’incontro. Sotto gli occhi di tutti, infatti, è riuscito a completare tutti i passaggi tentati nei primi 90 minuti di gioco. Una prestazione ineccepibile, data la tenera età del prodotto del vivaio del Las Palmas, che ha creato non pochi grattacapi agli uomini di Roberto Mancini, usciti comunque vittoriosi dalla sfida.
A sostegno di quanto detto, le parole al miele da parte del CT della Roja, Luis Enrique, non sono mancate:
“Qualcuno ha notato l’Europeo disputato da un ragazzo di 18 anni di nome Pedri? Nemmeno Don Andrés Iniesta ha fatto cose del genere a quell’età. Ciò che ha fatto a Euro 2020, a 18 anni, non si è mai visto nella storia di questo torneo, in quella dei Mondiali o delle Olimpiadi. È fuori da ogni logica. Sono felicissimo che molti adesso salgano sul suo carro“.
L’esperimento del tecnico ex Roma e Barça, dunque, ha dato gli effetti sperati.
Ora la palla passa al Barcellona che, secondo le parole di Fabrizio Romano, desidera estendere il contratto del proprio gioiello, considerandolo un “giocatore speciale”. Le intenzioni dei blaugrana sarebbero quelle di blindarlo non appena verrà risolta l’intricata situazione finanziaria.
Pedro González López nasce a Tegueste (Tenerife), il 25 novembre del 2002.
La strada del calciatore è nel destino di Pedri tanto che, dopo aver espresso il suo potenziale nella piccola cittadina della provincia di Santa Cruz, inizia giocare nelle giovanili del Las Palmas.
“Pedri ha sempre avuto una marcia in più degli altri. Da bambino non cercava di fare tunnel o rabone, ma solamente di realizzare la giocata giusta nel momento giusto. Ha un modo di pensare e vedere il calcio, un dono, che solo i grandi campioni hanno“.
Sono queste le parole rilasciate, in un’intervista esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, da Rubén Delgado, primo allenatore di Pedri.
Nel 2019, a soli 16 anni, esordisce in prima squadra: è una mezzala tecnica e ha un controllo eccezionale, tale da consentirgli di perdere palla difficilmente. Vede il gioco come pochi e possiede una lettura dei tempi e degli spazi fuori dalla norma. L’appellativo di “nuovo Iniesta” non tarda ad arrivare ed proprio il Barcellona ad acquistarlo, sbalordito dalla prematura crescita calcistica.
Il 27 settembre 2020 fa il suo esordio nella Liga ed oggi è un punto fisso della nazionale spagnola.
Come citato dal Mundo Deportivo, il Real Madrid si era mosso in netto anticipo per acquistare il giocatore, ma un’abbondante nevicata nella Capitale spagnola creò parecchi problemi al giovane calciatore, costretto a trattenersi per ben due giorni in albergo. Al momento di scendere in campo, Pedri, abituato al clima subtropicale di Tenerife, accusò la rigidità del terreno di gioco della Ciudad Deportiva, rovinato dalla neve. Di conseguenza, il Real, pur di assicurarsi le prestazioni del giocatore, promise a quest’ultimo di organizzare un nuovo provino, per valutarne meglio le capacità. Ma un repentino inserimento del Barça, rivale di sempre delle Merengues, convinse l’ormai ex giocatore del Las Palmas a rifiutare la squadra della Capitale, sposando definitivamente il progetto blaugrana.
This post was last modified on 8 Luglio 2021
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