A una settimana dalle elezioni presidenziali, il corpo di polizia della regione catalana, i cosiddetti Mossos, nella giornata odierna ha perquisito gli uffici del Camp Non per cercare nuove informazioni riguardo al “Barçagate”. Il caso è nato alla metà di febbraio, quando il Barcellona è stato accusato di aver pagato un’agenzia per gettare fango, attraverso i social network, gli avversari dell’ormai ex presidente Josep Maria Bartomeu, come Messi e Pique. L’indagine sul club blaugrana procede imperterrita, in modo da poter approfondire la questione.
Secondo “Cadena Ser” la perquisizione ha portato agli arresti dell’ex presidente Bartomeu, del CEO del Barcellona Oscar Grau e dei due legali del club blaugrana, Román Gómez Ponti e Jaume Masferrer. “Calcio e Finanza” parla di una inchiesta sopratutto sul metodo di pagamento utilizzato dal Barcellona per pagare questa agenzia.
“Le ipotesi riguardano crimini economici che si riflettono del reato di corruzione. I rapporti rivelano che il club blaugrana sotto la guida di Bartomeu ha compiuto gravi irregolarità finanziarie, come sovrapprezzi del 600%, aggirando l’organo di controllo o simulando dei licenziamenti per evitare i costi di indennizzo e altri impegni con la previdenza sociale”.
This post was last modified on 1 Marzo 2021
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