“Se non dimezza gli stipendi la serie A rischia il fallimento”, titola l’edizione odierna di Libero. Le squadre del campionato italiano devono versare 300 milioni entro dicembre per un totale di 1,3 miliardi di euro di ingaggi annuali. Una cifra a dir poco insostenibile a causa della pandemia in corso. Ecco cosa aggiunge il quotidiano:
“Ma sarebbe il caso che il movimento facesse autocritica perché – pandemia a parte – a creare i presupposti della bolla-stipendi sono stati gli stessi club. I soldi da versare entro dicembre sono 300 milioni, il totale del monte stipendi della A è 1,3miliardi di euro – scrive Tommaso Lorenzini -. L’ingaggio medio netto è di circa 1,2 milioni, con una forchetta abissale tra i 31 che prende di Cristiano Ronaldo (caso unico ma totalmente fuori parametro) e i 40mila euro di Martin Palumbo, 18enne centrocampista napoletano-norvegese dell’Udinese.Mentre fra i mister Conte (Inter) stacca tutti a 12 milioni, in coda Liverani (Parma) e Italiano (Spezia) a 500mila euro”
This post was last modified on 19 Novembre 2020
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