Ultimo aggiornamento 26 Maggio 2019 19:37 di redazione
Nel mondo del calcio ci sono tanti episodi molto belli di fair play, solidarietà e aggregazione. Purtroppo allo stesso tempo c’è anche il rovescio della medaglia, ovvero chi infanga questo sport.
L’episodio verificatosi a Mestre (a Venezia) ha veramente dell’incredibile. Durante una gara tra Treporti e Miranese della categoria Giovanissimi, lo scorso mercoledì la tifoseria casalinga si è scagliata contro l’arbitro fin dall’inizio della gara.
LA RICOSTRUZIONE
Dagli spalti sono volati insulti fin dal fischio d’inizio nei confronti di Giulia Nicastro, ventiduenne direttore di gara del match. La ragazza non aveva mai arbitrato il Treporti, ma dall’inizio della partita una ventina di genitori lì presenti hanno iniziato ad offenderla pesantemente, invitandola a non fare più l’arbitro e di andare a fare un altro “mestiere”.
L’EPISODIO PIÙ INCREDIBILE
Da questo esempio da parte dei genitori ne è scaturito un comportamento da parte di un giocatore del Treporti. Durante un calcio d’angolo il quattordicenne si è abbassato i pantaloncini in mezzo al campo sfidando l’arbitro: «Vediamo se hai il coraggio di espellermi oppure…» e qui l’ invito a pratiche sessuali. Ecco così arrivare il cartellino rosso per il ragazzino, con i toni dei genitori ancor più accesi.
A riportare il tutto è il Gazzettino, che precisa la presa di posizione da parte della Giustizia, la quale ha inflitto il massimo della pena al Treporti, mentre ha deciso di rinviare al Giudice Regionale l’incartamento per gli eventuali provvedimenti contro il ragazzino.