Ultimo aggiornamento 25 Gennaio 2019 12:09 di redazione
Ora è ufficiale: la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dei legali ed ha confermato la custodia cautelare agli arresti domiciliari per Maurizio Zamparini, ex numero uno del Palermo.
L’imprenditore friulano è indagato dalla Procura di Palermo per falso in bilancio e reati tributari: per i giudici Zamparini potrebbe avere un comportamento ancora potenzialmente delittuoso, pur non avendo più alcun ruolo all’interno del club rosanero.
Le indagini sono cominciate due anni fa ed hanno visto coinvolti, oltre a Zamparini, il figlio, la segretaria Alessandra Bonometti, cinque professionisti e l’ex presidente della società calcistica Giovanni Giammarva. Al Palermo Calcio viene quindi contestato l’illecito amministrativo correlato alle accuse di falso in bilancio e autoriciclaggio nei confonti dell’imprenditore friulano, a causa dell’utilizzo sistematico di Mepal, società che detiene il marchio del Palermo. Zamparini (amministratore di fatto della società) avrebbe messo al sicuro i fondi da una possibile procedura dell’Erario. Inoltre, suddetta società, secondo la tesi della Procura sarebbe stata ceduta ad Alyssa (società lussemburghese) ad un prezzo sovrastimato di 40 milioni, proprio per permettere lo spostamento di denaro e generare una plusvalenza solo virtuale in bilancio. Tra l’altro l’operazione sarebbe stata ritenuta fittizia anche in considerazione del fatto che Alyssa, secondo l’accusa, sarebbe di fatto di proprietà della famiglia Zamparini. Lo riportano i colleghi di Mediagol.