Ci ha provato l’Italia di Di Biagio a giocarsela fino in fondo: gli azzurrini dimostrano di essere alla pari della Spagna fino all’ora di gioco, poi, dopo l’espulsione di Gagliardini, la nazionale si scioglie come neve al sole, e la rojita può fare quello che vuole. Neppure il gol di Bernardeschi riesce a scuotere l’Italia, che in dieci proprio non può reggere il confronto. Un vero rammarico, perché in parità numerica poteva esserci un risultato diverso. Detto ciò onore comunque alla Spagna, che gioca un gran calcio e mette in risalto tutti i suoi migliori giocatori, in particolare Dani Ceballos e Saúl Ñíguez, che ha fatto una gara da 9 in pagella.
DONNARUMMA 5,5: la sicurezza e la tranquillità tanto sponsorizzata in conferenza stampa, ogni tanto latita.
CALABRIA 6,5: tanta corsa e tanta voglia di fare; si spera di vederlo più spesso in campo, sia in nazionale che nel club.
CALDARA 5,5: fa il suo, poi viene travolto quando il gioco si fa troppo duro con l’Italia in dieci.
RUGANI 5: parte bene, ma si spegne nel secondo tempo.
BARRECA 5,5: senza colpe nei gol subiti, ha il pregio di crederci fino alla fine, mettendo molti cross dalla fascia.
GAGLIARDINI 4: non avrebbe neanche fatto una brutta partita, peccato che entrambi i falli che gli costano l’espulsione siano davvero stupidi ed evitabili.
BENASSI 5,5: difficile confronto con il centrocampo spagnolo; il capitano dell’under 21 inizia bene, facendo bene le fasi difensive e offensive, ma l’espulsione di Gagliardini lo mette in difficoltà più degli altri.(dal 87′ GARRITANO S.V)
PELLEGRINI 6: meno bene delle altre partite; comincia alla grande, ma nel secondo tempo sbaglia qualcosa di troppo. Si tratta comunque di un giocatore assolutamente prezioso, da conservare e custodire gelosamente per la sua preziosità.
CHIESA 5: ci mette tutto quello che ha, ma stasera per lui non è serata. Peccato.(dal 61′ LOCATELLI 5: ingresso inspiegabile, dato che non combina niente.)
BERNARDESCHI 6,5: quanto carattere nel gol segnato; tutta la classe e la qualità di uno dei migliori giocatori del campionato italiano.
PETAGNA 4: la sua partita è l’emblema dell’inutilità. C’è poco da dire: di fatto non ha combinato niente. (dal 72′ CERRI 5: l’unica cosa che riesce a fare una volta dentro, è prendersi un giallo. Non era facile entrare in questa partita, ma neppure essere ammoniti così presto.)
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