“Mi ha comunicato Gigio Donnarumma che non rinnoverà. Una decisione definitiva e non si tornerà indietro” le poche parole che Fassone è riuscito a pronunciare dopo l’impensabile epilogo del Caso Donnarumma. Una telenovela infinita e con pochi colpi di scena, orchestrata abilmente da un uomo avvezzo a questo genere di operazioni.
Mino Raiola l’ha fatto ancora. Dietro a questi “scandali calcistici” c’è sempre la sua firma, la sua furbizia, la sua bramosia di denaro e il suo ego smisurato.
Puntare il dito sul vecchio volpone è più che lecito, ma Gigio Donnarumma non è stato da meno. Si sarà fatto manipolare? Sicuramente, ma non può e non deve essere una giustificazione. Le cose si fanno sempre in due o, forse, anche in tre. La vicenda è ancora poco chiara, qualcuno dice che anche la famiglia si sia messa in mezzo, ma ora cosa importa? Il misfatto è compiuto.
Il famoso bacio allo stemma, le dichiarazioni d’amore, l’Inter rifiutata, il sogno d’indossare la fascia da capitano per cosa? Gigio, i soldi e la fama ti hanno dato alla testa? Sicuramente te ne laverai le mani con quelle frasi da circostanza “i problemi erano ben altri”, oppure “non parlate se non sapete”, ma al giorno d’oggi c’è poco da capire e da interpretare. Poi con Raiola alle spalle…
Il piano B lo avevate già con Raiola? Quanti interrogativi intorno a questa vicenda, quante domande ronzano in testa ai milioni di tifosi che hai tradito, quante pressioni che riceverai. Ah, per dover di cronaca, hai 18 anni e sotto gli occhi avevi un contratto da 4 milioni più bonus all’anno nella tua squadra del cuore. Le bandiere se ne sono andate con Totti, ormai sembra chiaro.
Una frase banale quanto scontata, ma che oggi più che mai sta perdendo valore. Degli stipendi e delle mostruose cifre spese per gli acquisti non ci interessa nulla, ma almeno abbiate rispetto, fateci divertire la domenica e, soprattutto, fateci ancora sognare. Così sta diventando impossibile. Dieci, venti anni fa un qualsiasi tifoso chiudeva gli occhi e pensando al futuro della squadra aveva sempre le sue certezze: Del Piero alla Juve, Totti alla Roma, Maldini al Milan, Zanetti all’Inter e via dicendo. E ora che certezze abbiamo?
In un anno la squadra cambia radicalmente, il tempo di affezionarsi ad un giocatore e in un battito di ciglia ha cambiato già aria. Si potrebbe andare avanti per ore, ma probabilmente non se lo merita.
Gigio le dichiarazioni d’amore te le potevi risparmiare, la gente ci ha creduto.
This post was last modified on 15 Giugno 2017
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