Totti-Raul: ciò che poteva essere e non è mai stato

Ultimo aggiornamento 24 Maggio 2017 12:44 di admin

Totti-Raul.

Ciò che sarebbe potuto essere ma che, complice il tuo amore per Roma, non è mai stato. Avrei voluto vederti giocare con la maglia del Real nel mio stadio, il Bernabeu. Vedere le tue giocate e i tuoi assist al servizio della squadra, creare spazio con le tue movenze per quel Roberto Carlos che rimane, per me, il terzino sinistro più forte della storia del calcio.

Sai, Francesco, quando con la Roma fresca Campione d’Italia venisti a giocare in casa nostra io ero lì per te. Ricordo ancora quando iniziasti a fare il riscaldamento: i miei occhi allora ti vedevano come una divinità che con il pallone tra i piedi illuminava i sentimenti anche dei più scettici. In quella partita, inutile dirlo, tutti si aspettavano una tua giocata e così avvenne. Segnasti tu il gol della vittoria, terminò 0-1 per voi e io tra i tifosi del Real sognavo di poterti vedere un giorno con il numero 10 della nostra squadra, con i miei campioni preferiti.

Gli anni sono passati in fretta, io nel frattempo ho esultato per la vittoria dei miei ragazzi nella Liga, ho avuto la fortuna di godermi campioni del calibro di Ronaldo, Beckham, Zidane, C.Ronaldo e di vincere Champions e coppe, ma ho sempre tenuto per me quel sogno che sin da bambino mi riscaldava il cuore. Il tuo amore per Roma e per la tua squadra hanno avuto il sopravvento su soldi e gloria: da noi avresti potuto vincere di più e toglierti soddisfazioni incredibili. Di carriera, in fin dei conti, nella vita ce n’è una sola, ma tu non hai ceduto, sei rimasto coerente con il tuo cuore e i tuoi sentimenti. Il nostro presidente Florentino Perez, pur avendo portato in Spagna tantissimi campioni, ancora oggi rimpiange non esser riuscito ad acquistarti.

Sai, quando mi parlano di Roma la prima cosa che mi viene in mente dopo il Colosseo sei tu, il tuo sorriso e quel numero 10 sulle spalle che emoziona i cuori di tutti. Domenica sarà la tua ultima partita in campionato, la fine di una carriera povera di trofei, ma ricca di sentimenti.

Il mio cuore da quaggiù pulsa emozione e malinconia perché un altro pezzo di storia chiude con il calcio; ma nei miei sogni rimarrai sempre il giocatore ideale che tutti i tifosi vorrebbero nella propria squadra per vederlo giocare accanto al loro vecchio e unico simbolo che aveva il nome di Raul Gonzalez Blanco.

Ciao Francesco e grazie di tutto. Un tifoso del Real Madrid…

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