Ultimo aggiornamento 22 Febbraio 2017 0:39 di
L’Atletico si porta a casa la vittoria nell’andata degli ottavi di Champions contro il Bayer Leverkusen, dopo una bella partita che di certo non ha annoiato: 2-4 il finale colchoneros, con tanto bel calcio espresso dai giocatori scesi in campo. Più forti gli spagnoli, che nel finale hanno dovuto soffrire un Leverkusen caparbio, ma molto disattento.
Non iniziano male le aspirine (come ti tocca essere soprannominato quando sei la squadra di un’azienda farmaceutica) ma l’Atletico, se sono anni che fa la voce grossa in Spagna ed Europa, un motivo ci sarà. E’ solo questione di poco prima che prendano il sopravvento le manovre colchoneros: Vrsaljko sembra Bolt, Filipe Luìs un dribblomane alla Denilson, e poi il solito gioco in cui Saùl, Koke e Carrasco fanno quello che vogliono.
Se poi il Bayer da una mano, con una miriade di passaggi sbagliati, la festa può iniziare subito. Al 12° Wendell spara sulla propria traversa un cross di Carrasco (per molti minuti rimane sconvolto dalla fortuna avuta). Pochi minuti dopo è Saùl Ninguez a trovare un gran gol a giro che scavalca l’incolpevole Leno. Al 25° è la coppia Toprak-Dragovic a dare spettacolo: una sgusciata del serbo apre il contropiede di Gameiro, Toprak non lo contiene, il raddoppio di Dragovic è ininfluente, e un libero Griezmann silura in rete il 2-0. Buona volontà del Leverkusen, ma l’Atletico Madrid è nettamente superiore.
Il secondo tempo è l’elogio del cuore e della determinazione: cominciano i padroni di casa con una bella azione corale che porta al gol di Bellarabi. La BayArena ci crede, ma l’Atleti spinge, come se fino ad ora non avesse fatto sul serio: e va al gol con Gameiro su rigore inesistente (fallo di Dragovic fuori area). Sembra tutto di nuovo nei binari biancorossi (pure un palo), ma un cross dalla sinistra porta ad una sfortunata autorete di Savic. Girandola di cambi: Schmidt cambia l’attacco, Simeone sbraita per portare a casa la vittoria, in uno stadio che diventa una bolgia infernale. L’ultimo cambio è quello decisivo: entra Torres, la difesa si dimentica di lui sul cross di Vrsaljko, ed è il 4-2. La partita può chiudersi qui.
Cuore e spettacolo in Germania: Atletico Madrid che esce dalla partita con la solita prova di forza, concretezza e spietatezza. Al Calderon basterà contenere la pasticciona armata tedesca senza andare incontro a patimenti inutili, per il Leverkusen invece tanta amarezza per una partita giocata abbastanza bene, ma ancora una volta tanti passaggi sprecati, tanta sfortuna e tanti, troppi errori.