Quando si gioca a calcio, l’unico scopo è quello di finalizzare l’azione e poter vedere i propri tifosi esultare con tutto l’entusiamo possibile ed immaginabile. Quando Noè durante il diluvio universale decise di portare gli animali in salvo, il suo pensiero fisso era quello di salvare più specie possibili per far sì che potessero conservarsi. Forse, qualcosa accomuna questo al tecnico del Pescara, al boemo Zdenek Zeman. Questo personaggio così particolare in un mondo del calcio che sembra ormai esser in balia di soldi e sponsor, potrebbe salvare una specie che nel calcio moderno quasi non esiste più. Tolto il Napoli, che fa dei tre folletti Insigne Mertens e Callejon una vera e propria macchina da gol, le altre squadre puntano molto sul far segnare la punta di peso. Il gioco finalizzato alla rete del così detto “bomber”. Zeman, come Noè (potrebbe sembrare una blasfemia ma forse qualcosa che li accomuna c’è) ha dalla sua il voler salvare la specie dei goleador universali. Non un unico giocatore sul quale viene gettato il peso dell’attacco come viene gettato il cemento per far sì che le costruzioni possano venir bene, ma creare una squadra che lavori nella costante ricerca della perfezione in zona gol, dove tutti possano segnare e dare spettacolo. Il boemo, come Noè, arriva dopo un diluvio perpetuo di critiche sulla squadra e sui numeri impietosi raccolti.
IL “VECCHIO GIOVANE” GILARDINO
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BAHEBECK IL FRANCESE ALLA RISCOSSA
La velocità nel gioco di oggi è tutto, forse la cosa più importante. Nel gioco di Zeman si corre in 11 verso un unico o
Esperienza, follia, senso del gol, fisicità, velocità e corsa. Mettiamo tutte queste cose assieme e immaginiamoci Zeman in panchina, con lo sguardo fisso verso i suoi uomini. Immaginiamoci anche gli altri giocatori pronti a creare il panico come Caprari. Adesso, immergiamoci nei suoi pensieri coperti di fumo. Cosa ne riusciamo a percepire? Una squadra che farà del gol la sua arte per questo ultimo scorcio di stagione che resta e siamo sicuri che questi giocatori, unendo tutte le loro caratteristiche, possano essere in grado di farci restare svegli nell’osservare i continui mutamenti di colore di quell’immenso tramonto che si osserverà nei prossimi mesi nel cielo di Pescara.
Emanuele Giubilei
This post was last modified on 21 Febbraio 2017
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