Ultimo aggiornamento 21 Febbraio 2017 8:33 di admin
Quando si gioca a calcio, l’unico scopo è quello di finalizzare l’azione e poter vedere i propri tifosi esultare con tutto l’entusiamo possibile ed immaginabile. Quando Noè durante il diluvio universale decise di portare gli animali in salvo, il suo pensiero fisso era quello di salvare più specie possibili per far sì che potessero conservarsi. Forse, qualcosa accomuna questo al tecnico del Pescara, al boemo Zdenek Zeman. Questo personaggio così particolare in un mondo del calcio che sembra ormai esser in balia di soldi e sponsor, potrebbe salvare una specie che nel calcio moderno quasi non esiste più. Tolto il Napoli, che fa dei tre folletti Insigne Mertens e Callejon una vera e propria macchina da gol, le altre squadre puntano molto sul far segnare la punta di peso. Il gioco finalizzato alla rete del così detto “bomber”. Zeman, come Noè (potrebbe sembrare una blasfemia ma forse qualcosa che li accomuna c’è) ha dalla sua il voler salvare la specie dei goleador universali. Non un unico giocatore sul quale viene gettato il peso dell’attacco come viene gettato il cemento per far sì che le costruzioni possano venir bene, ma creare una squadra che lavori nella costante ricerca della perfezione in zona gol, dove tutti possano segnare e dare spettacolo. Il boemo, come Noè, arriva dopo un diluvio perpetuo di critiche sulla squadra e sui numeri impietosi raccolti.
IL “VECCHIO GIOVANE” GILARDINO
Nel Pescara di oggi ci sono molti attaccanti che cercano rivalsa, rivincita. C’è chi ha dalla sua un palmares importante e chi, ancora giovane, vuole a tutti i costi imparare sempre di più ed assorbire consigli e movimenti in zona gol come Zeman ha assorbito tutto quel fumo di sigarette mai spente, come i suoi sogni mai domati da dogmi o schemi impolverati di noia. C’è un “giovane anziano” di nome Alberto Gilardino che potrebbe campare benissimo di rendita, un mondiale da Campione e maglie indossate come si indossano i sogni che, forse, non sono stati mai consolidati come dovuto. Piacenza,Verona, Parma, Milan, Genoa, Fiorentina, Bologna, Guangzhou ed ancora Fiorentina, Empoli e Palermo. Parliamo di pensieri invadenti con quel pizzico di follia che lo hanno portato a segnare in carriera tra club e Nazionale quasi 225 reti. Lui al Pescara è andato per cercare di dimostrare al mondo che “il Gila” ancora può dare tanto e con Zeman, ne siamo sicuri, questo vecchio giovane potrebbe ancora dire la sua. -Esperienza e follia-
IL TALENTUOSO ALBERTO CERRI
Ci sono giovani che vengono dati in prestito per esser svezzati nel calcio che conta affinché in un futuro prossimo possano fare la storia di club importanti. A volte i tramonti agli occhi di chi li guarda possono sembrare noiosi ad alcuni, ma preziosi ad altri. Rispecchiarsi in quel colore e sognare di poter immergersi in quel calore che i calciatori ritrovano nei loro tifosi, e nei loro compagni dopo aver fatto un gol decisivo o prezioso ai fini dei risultati. Alberto Cerri, classe ’96 e tanta voglia di spaccare il mondo, a Pescara è arrivato non certo solo per mettere la firma sul contratto da spettatore non pagante. Alla prima del boemo subito in campo e fiducia a questo ragazzotto che con il suo fisico possente nasconde ancora quella timidezza negli occhi. “La fiducia per un calciatore è tutto”. Contro il Genoa movimenti da punta di razza, sponde e soprattutto reti. La prima viziata da un autorete, la seconda da vero opportunista. Il giovane ha promesso a quei tramonti che sente dentro di lui di riuscire ad immergerci vernice d’amore e poesia, se questo è il suo inizio ci apprestiamo a veder nascere un nuovo giovane goleador. -Senso del gol e fisicità-
BAHEBECK IL FRANCESE ALLA RISCOSSA
La velocità nel gioco di oggi è tutto, forse la cosa più importante. Nel gioco di Zeman si corre in 11 verso un unico obiettivo: quello di segnare più gol dell’avversario. I suoi allenamenti sono pesanti quanto possono esserlo i pensieri di chi vuole rilanciarsi e che ha scelto Pescara per dimostrare il suo vero valore. Venire dalla Francia e mettersi in gioco, calcio nuovo ed idee nuove. Jean-Christophe Bahebeck è un ragazzo di cui si sentirà parlare. Agile negli spazi, una freccia che, se scagliata nel modo giusto, può fare davvero male. Nel 4-3-3 del mister potrebbe essere davvero un’arma micidiale. Nel PSG dei fenomeni non avrebbe mai trovato spazio, nel Pescara sì e Zeman lo sa. Proprio per questo ci aspettiamo davvero molto da questo talentino pronto ad esplodere. -Velocità e corsa-
Esperienza, follia, senso del gol, fisicità, velocità e corsa. Mettiamo tutte queste cose assieme e immaginiamoci Zeman in panchina, con lo sguardo fisso verso i suoi uomini. Immaginiamoci anche gli altri giocatori pronti a creare il panico come Caprari. Adesso, immergiamoci nei suoi pensieri coperti di fumo. Cosa ne riusciamo a percepire? Una squadra che farà del gol la sua arte per questo ultimo scorcio di stagione che resta e siamo sicuri che questi giocatori, unendo tutte le loro caratteristiche, possano essere in grado di farci restare svegli nell’osservare i continui mutamenti di colore di quell’immenso tramonto che si osserverà nei prossimi mesi nel cielo di Pescara.
Emanuele Giubilei