Ultimo aggiornamento 16 Febbraio 2017 19:27 di admin
Le sorti della Fiorentina in Europa League passano per il Borussia Park. La squadra di Paulo Sousa, che non ha un bellissimo rapporto con l’urna di Nyon, affronterà questa sera il club tedesco reduce da un terzo posto nella fase a gironi di Champions League.
Nel calcio moderno sono spesso etichettati come “l’altro Borussia” o scherzosamente come la squadra difficile da pronunciare. In realtà questa società, che prende il nome dalla città di Mönchengladbach, è sempre stata ai vertici del calcio tedesco ed a tratti ha saputo imporsi anche a livello internazionale.
LA STORIA
Negli anni ’70, infatti, i bianconeroverdi arrivarono a vincere quasi tutto. Cinque campionati tedeschi, una coppa di Germania, due coppe Uefa ed una finale di Coppa dei campioni persa all’ultimo per mano del Liverpool.
Anche nel passato più recente il Borussia Mönchengladbach è riuscito a farsi valere in campo internazionale. L’anno scorso ne ha fatte le spese la Juventus di Massimiliano Allegri che non è mai riuscita ad andare oltre il pareggio nel doppio confronto con i tedeschi e che si è vista soffiare il primo posto nel girone dal Manchester city.
La tradizione del club è sicuramente notevole e il momento di forma dei ragazzi di Hecking è, purtroppo per la Fiorentina, a dir poco eccezionale. Imbattuti nel 2017 come poche altre squadre in europa e lanciati da 3 vittorie consecutive in campionato che li stanno facendo risalire in classifica dopo un finale di 2016 non eccelso.
ATTENTI A QUEI DUE
L’organico bianconeroverde è sicuramente molto giovane e, dalla metà campo in avanti, ha delle individualità interessanti, anche e soprattutto in chiave futura. Dahoud e Thorgan Hazard (fratello di Eden) sono le due gemme preziose che portano fantasia alla manovra offensiva e che si distinguono dal resto della squadra più disciplinata ed organizzata.
Il 4-4-2 di mister Hecking, infatti, permette al team di essere molto quadrato in fase difensiva, e di ripartire velocemente grazie alle qualità dei singoli. Davanti si punta tutto sui goal di Rafael e Stindl che però non arrivano sempre puntualmente. La finalizzazione delle azioni create è probabilmente il tallone d’Achille della squadra tedesca che spesso fatica a portare a casa la vittoria a causa di questa evidente lacuna. Infatti, se è vero che la casella delle reti subite riporta uno dei numeri più bassi dell’intera Bundesliga, è altrettanto lapalissiana la difficoltà che hanno i neroverdi ad andare in goal, come testimoniano le sole 22 reti stagionali.
PROVA DI FORZA
I ragazzi di Sousa andranno quindi ad affrontare un team ostico, talvolta sottovalutato e con un’ esperienza in campo europeo non indifferente che cercherà di mettere in difficoltà i viola, puntando sulle ripartenze. Starà alla Fiorentina dimostrare una maturità che è spesso mancata nel corso della stagione e durante le scorse apparizioni in Europa League.