Al Parc des Princes, i principi fanno la festa, le regine prese a pomodori in faccia: il PSG stravince l’andata degli ottavi di Champions League contro il super favorito Barcellona, e lo fa con una prestazione straordinaria che demolisce i catalani sotto ogni punto di vista.
C’è solo il PSG in campo: i padroni di casa tengono i blaugrana nella propria metà campo, senza respiro, senza il tempo di pensare. E’ soprattutto la fascia sinistra a premere sull’accelleratore, col povero Sergi Roberto che deve travestirsi da pompiere per limitare gli infiammati parigini. Il muro del Barcellona crolla dopo neanche 20 minuti: è Di Marìa (29 candeline per lui oggi) con una bella punizione dal limite a spezzare gli equilibri, meritato 1-0 del PSG. Il Barcellona non reagisce: l’unica azione degna di nota è targata Andrè Gomes, che si trova solo dopo un errata diagonale di Kurzawa, ma è bravo Trapp a mettere in angolo. Il Paris Saint Germain è troppo straripante, e prima che finisca il primo tempo raddoppia: Messi perde palla, Verratti imbecca Draxler e trafigge Ter Stegen (che poteva fare di più). Barça inesistente, ci si chiede se nel secondo tempo si sveglierà la MSN, se il PSG continuerà il suo ritmo sfrenato.
La risposta arriva al 55°: un’azione corale da Playstation porta Di Marìa ad uno spettacolare gol da fuori area. Sul 3-0 il Barcellona ha il dovere di accorciare le distanze (se non altro in vista del ritorno), ma oggi non ce n’è: la difesa dei parigini è impenetrabile, Verratti e Rabiot sono mostruosi, sia nel recupero palla che all’impostazione del gioco. Ruota tutto alla perfezione per la squadra di Emery, e al 72° arriva pure il gol di Cavani (per lui invece 30 candeline oggi), autore di una prestazione superba per l’aiuto dato alla squadra. Il Barcellona impallidisce più del suo anonimo completino di gioco, le mosse di Luis Enrique sono del tutto inutili. Ci si mette pure la sfortuna, quando Umtiti colpisce il palo su un colpo di testa.
Impietose le statistiche: un solo tiro in porta per i catalani, difficile ricordare tutte le azioni del Paris. Invisibili Suarez e Neymar, Messi in versione groviera, Iniesta irriconoscibile: è un disastro sotto ogni punto di vista, la qualificazione ai quarti sembra impossibile ad oggi. E’ un giorno difficile per i tifosi culès, che nel giorno di San Valentino si vedono traditi dai loro beniamini. Tutt’altra aria a Parigi, la città degli innamorati, dove il 14 febbraio, oggi, è come il miele nel latte.
This post was last modified on 14 Febbraio 2017