“Don’t stop me now!” cantano Hazard, David Luiz e Diego Costa. Dirige l’orchestra il Maestro Antonio Conte. No, non hanno alcuna intenzione di fermarsi, continuano a correre (e quanto corrono…); il loro obiettivo è chiaro e di certo non lo molleranno.
Lo scorso anno, il peggior Chelsea degli ultimi anni sprofondava in classifica con zero tituli, tanto per citarne un altro molto famoso dalle parti di Stanford Bridge, ma questo è un altro team. La CuraConte funziona anche qui: Diego Costa, Hazard, Matic, Moses, per dirne alcuni, hanno bevuto dalla fonte di eterna giovinezza portata direttamente da quella Lecce tanto cara al loro Mister.
A proposito, come sarà stato l’ambientamento in una città grigia, dove piove sempre, per uno che andava al mare fino a fine Settembre? Ma di certo, sarebbe peggio accettare una sconfitta! La ricetta segreta del Dottore? Tanta corsa, tanta voglia, ordine, equilibrio e soprattutto voglia di crescere e migliorarsi. Partendo da sè stessi. Vale per Diego Costa, vale per Hazard.
Ma soprattutto vale per Antonio Conte, Arezzo, Siena e Bari col 4-2-4. Fasce, tagli, spettacolo. Alla Juventus, dopo Napoli, diventa 3-5-2. La sua fortuna, anche in Nazionale. A Londra 3-4-3, in Inghilterra era un tabù, oggi sono 7 le squadre che scelgono questa impostazione tattica.
Parola chiave? Mentalità: la Juventus reduce da due settimi posti consecutivi, cambia, vince e trova lo Scudetto, pardon gli Scudetti. La Nazionale, nonostante i mezzi a disposizione, risulta la migliore del post Berlino 2006, gli manca solo un pizzico di fortuna da quei maledetti 11 metri. E questo Chelsea sembra molto, molto solido. Che sia anche vincente?
“We will rock you” è l’inno di Jurgen Klopp; un Liverpool di ragazzi giovani, talentuosi, affamati e folli. Gioia per gli occhi, ritmi alti, passaggi veloci negli spazi stretti, giocate da circo e azioni da PlayStation. Ma non sempre basta; quando tutte le note sono a posto, la musica è perfetta. Ma se a turno, uno tra Coutinho, Lallana, Firmino e Sturridge stona, la canzone è rovinata. Vedi Liverpool 3 Swansea 4.
Una bella principessa bionda, ma si sa che in Inghilterrra si incoronano soltanto le regine. Oggi è passato, forse, l’ultimo treno per i Reds. Lo hanno palesemente mancato, trovandosi in stazione in ritardo, senza biglietto e senza bagagli. Salvati solo da Mignolet ed il miracolo sul rigore di Diego Costa. Finisce infatti 1-1, coi gol di David Luiz e Wijnaldum.
Parliamo di musica, ma forse qui non si balla più. L’Arsenal ubriaco in discoteca perde 1-2 in casa contro il Watford, Spurs timidi a Sunderland, finisce 0-0. In attesa della città di Manchester, Conte si gode la vetta, guardando tutti dall’alto, da molto in alto. +9 sul Tottenham e sull’Arsenal, +10 sul Liverpool, +13 sul City e +15 sullo United. Rock, pop, disco, caraibici. Ma a Conte piace la calma, la pace, l’equilibrio e il silenzio. A quanto pare, quest’anno è lui il Boss!
Keivan Musa
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