Sebastian Giovinco: la formica Atomica indossò la maglia n.10 nella Confederations Cup 2013.
“Sei troppo piccolo di statura, non giocherai mai a pallone a grandi livelli”. Chissà Sebastian Giovinco quante volte si sarà sentito dire questa frase da amici ed allenatori che, osservando la sua altezza, obiettavano sul fatto che lui un giorno sarebbe potuto diventare un calciatore di livello assoluto. Oggi Giovinco compie 30 anni, ripercorriamo la sua storia.
I NUMERI DI SEBASTIAN
POCO SPAZIO NELLA JUVENTUS E NUOVA VITA ALL’ESTERO
LA NUOVA VITA A TORONTO
Numero 10 sulle spalle e tanta voglia di esibire calcio. Giovinco è considerato uno dei calciatori più forti del campionato e, numeri alla mano, lo sta dimostrando. Tutti giocano per lui e lui ripaga a suon di reti ed assist. Quando gli si chiede se considera un fallimento la sua esperienza Italiana lui risponde dicendo che: ” Solo chi è invidioso può pensarla così. Ho vinto due scudetti e mezzo, oltre a due Supercoppe. Avrei potuto fare di più, ma s’è creata un’aria strana. Dopo un po’ sono stato accusato di segnare solo gol non decisivi: un marchio ossessionante”. Giovinco ha le idee chiare e nessuno può dargli torto, la Juventus non credette in lui e lui non le manda di certo a dire.
Un proverbio africano recita: ” Dove ballano gli elefanti, le formiche stanno alla larga “. Sebastian, la formica atomica, ha deciso di stare alla larga dall’Italia, per non cadere sotto ai colpi dell’indifferenza.
Emanuele Giubilei
This post was last modified on 26 Gennaio 2017
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