« Quanto a te, Ferrara! Quando non più vivranno / In te i duchi, decadrai, e vedrai / Poco a poco sgretolarsi le sale senza anima, / La ghirlanda d’un poeta sarà la tua unica corona, / La cella d’un poeta la tua maggior fama, / Mentre gli stranieri ammireranno le tue mura deserte ».
Così George Gordon Byron si rivolgeva alla città di Ferrara nel “Lamento del Tasso”, luogo di antichi fasti, quasi dimenticati, che però rivivono tra le mura e i libri che parlano di quest’antico insediamento romagnolo. Città degli Este, di grandi poeti, come Ludovico Ariosto e Torquato Tasso.
GLI ANTICHI FASTI – Anche sul piano calcistico Ferrara ha vissuto un periodo d’oro, quando a vestire la casacca biancazzurra c’era gente come Armando Picchi, Fabio Capello ( prima che diventasse Don ), Edoardo Reja, Albertino Bigon ( che poi in azzurro ci tornerà, a Napoli, vincendo uno scudetto ) e Gigi Delneri. Si giocava in Serie A, con la cittadina che ritornava ad essere al centro del contesto italiano, non più storico-politico ma sportivo, sebbene questo non si distanzi molto dal primo ormai.
Gli Estensi hanno militato per molti anni nell’Olimpo calcistico italiano, tra vari sali e scendi in cadetteria tra gli anni ’50 e ’60, senza dimenticare la finale di Coppa Italia nel 1962, persa contro il Napoli, ma nel 1968, che la storia ricorda come anno di rivolte, gli dei del calcio si ribellano nei confronti di questa bella realtà spedendola dall’Olimpo all’Egeo. Da lì un lento declino, fatto di promozioni e retrocessioni alternate, che sanciranno poi, la discesa nell’Ade dei Dilettanti.
UN RINASCIMENTO CALCISTICO – Nel 2012 comincia il lento cammino di purificazione dei ferraresi, quando la società fallisce per dissesto finanziario e viene fondata la nuova Real Spal che riparte dalla Serie D grazie all’articolo 52 delle Norme Organizzative Interne della FIGC. Nel luglio del 2013 dalla fusione tra Real Spal e la Giacomense militante nel campionato di Lega Pro Seconda Divisione nasce la S.P.A.L. 2013, la quale acquisisce il titolo della squadra di Masi San Giacomo, cittadina limitrofa alla stessa Ferrara e riparte dai professionisti.
L’anno scorso domina il girone B di Lega Pro e torna nel palcoscenico che più le compete: la serie B. Allestisce una squadra che sicuramente può dire la sua in campionato, di fatti dopo l’esordio non piacevole in casa del Benevento, comincia ad incanalare una serie di risultati assai importanti, che porteranno poi alla giornata del 21 gennaio, giorno che difficilmente i tifosi biancazzurri tenderanno a dimenticare: gli estensi sconfiggono proprio il Benevento due a zero, in uno scontro d’alta quota vendicando il risultato dell’andata; la Spal è seconda solo al Verona. Con questa posizione, si va dove tutto è cominciato, in A. Non resta che aspettare, capire se i romagnoli riusciranno ad avere le forze necessarie per risalire quel monte dal quale furono cacciati, l’Olimpo calcistico, salutandola come Carducci nella sua ode “Alla città di Ferrara”, sperando di assistere ad un altro Rinascimento calcistico italiano.
« …Salve, Ferrara, co’l tuo fato in pugno
ultima nata, creatura nova
de l’Apennin, del Po, del faticoso dolore umano! »
This post was last modified on 25 Gennaio 2017
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