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Rudi Garcia, tra passato e presente

Marsiglia – Lille potrebbe sembrare a prima vista una partita normale, giocata in una regolare domenica pomeriggio da due squadre che navigano nel limbo della metà classifica e che per il momento sembrano lontane anni luce dalle prime della classe. Non un match di cartello del week end, per intenderci. Eppure ci sarà qualcuno che nonostante tutto potrebbe caricare di valore emotivo questa partita anche se non ci fossero i tre punti in palio, pensando solo a ciò che rappresenta per lui ed a ciò che ha significato in passato. E se il personaggio in questione è Rudi Garcia, uno sicuramente non abituato a fare da contorno nelle realtà in cui allena, allora ci sarà sicuramente da divertirsi.

UN PASSATO NON TRASCURABILE

Infatti il tecnico francese, prima dei tre secondi posti conquistati da protagonista a Roma dove viene anche ricordato per sviolinate e dichiarazioni pungenti varie, trascorse 11 anni a Lilla sia come calciatore che come allenatore. E non un tecnico qualsiasi, ma l’unico capace in tre stagioni di trasformare quella squadra da metà classifica in una corazzata che vinse campionato e coppa nazionale nello stesso anno. Un uomo capace di portare il trofeo più ambito dopo 57 anni di astinenza ad una cittadina di 200.000 anime nell’estremo nord della Francia. Tutto questo trapiantando un gioco estremamente offensivo e verticale, crescendo talenti come Hazard, Gervinho, Mavuba e Cabaye nonché trasformando un giocatore in esubero come Sow in una macchina da goal (25 nell’anno del titolo).

NON UN SEMPLICE EX

Ma il sergente, come lo chiamano da queste parti, è molto più che un inarrivabile condottiero, per i tifosi infatti è uno di casa, tanto da convincerlo, anni fa, ad aprire una boutique di cui è proprietario con il cugino Salvador. Nacque tutto per una scommessa, quella di dover arrivare tra i primi cinque. Garcia fece molto meglio, vinse lo scudetto sconvolgendo ogni pronostico.

IL FACCIA A FACCIA DI DOMENICA

Domenica il tecnico francese incontrerà nuovamente quella società che lo aveva calato in una realtà ovattata e poi lanciato verso il grande calcio da protagonista, questa volta, però, da allenatore avversario. Attualmente il suo Marsiglia si trova al nono posto in classifica e sta disputando un campionato al di sotto delle aspettative, ma Garcia sarà sicuramente capace di invertire questo trend.  L’esperienza capitolina gli ha infatti permesso di crescere molto, soprattutto nella gestione dello spogliatoio nei momenti di forte pressione, grazie ad una piazza molto esigente.

Per questo la partita di domenica sarà sicuramente da non perdere, perché un personaggio  di questo spessore non può non voler dimostrare alla gente che lo ha cresciuto che il passaggio al Marsiglia non è stato un passo indietro. Perché nonostante tutto, in campo si scende senza fare sconti a nessuno dando sempre il 100%, anzi il 110. Buona partita.

This post was last modified on 23 Aprile 2024

redazione

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