Se c’è un campionato completamente aperto ed equilibrato in Europa, quello è sicuramente l’Eredivisie.
Le prime 3 della classe, infatti, si distanziano tutte di tre punti: Feyenoord 39, Ajax 36 e PSV 33. E’ evidente, quindi, che ogni giornata può essere decisiva per le sorti dell’intero campionato: uno scontro diretto perso può significare un periodo di crisi, soprattutto nel morale; un passo falso contro una squadra di livello medio alto può voler dire sorpasso (occhio quindi, Feyenoord, contro il Vitesse).
Se poi lo scontro di vertice è Ajax-PSV le cose si fanno molto interessanti; basta dire che se la partita che stasera tutti guarderanno sarà Juventus-Roma, Ajax-PSV tra le due è la partita che vanta il maggior numero di trofei continentali messi in palio: la sfida olandese tocca quota 12, mentre il big match dello Juventus Stadium di stasera arriva ad 11, frutto dei successi della sola società torinese.
Anche se la sfida tra la squadra di Amsterdam e quella di Eindhoven, detta de Topper dagli olandesi, non è al livello del de Klassiker, ovvero Ajax-Feyenoord, si tratta comunque di una sfida di grandissimo livello e può anche aiutare a scoprire giocatori di livello internazionale che, venendo bistrattati insieme al loro campionato, finiscono per non essere apprezzati al massimo.
Cominciando con l’Ajax, bisogna dire che lo stato di salute non è ottimale: nonostante si sia qualificata per i sedicesimi di finale di Europa League dominando il girone con il Celta Vigo di Giuseppe Rossi, lo Standard Liegi e il Panathinaikos che fu di Andrea Stramaccioni, la squadra di Peter Bosz dovrà fare a meno di ben 3 titolari: Nick Viergever, difensore centrale, è stato infatti squalificato per somma di ammonizioni, mentre Daley Sinkgraven e Bertrand Traoré, rispettivamente centrocampista centrale e ala destra, sono stati fermati da infortuni alla caviglia l’uno e alla coscia l’altro.
Una vera grana per Bosz, criticato spesso di far giocare sempre gli stessi; il suo 4-3-3 consueto questa settimana vedrà tra i pali il solito André Onana, portiere appena 20enne camerunense che ha superato nelle gerarchie anche un mostro sacro come Tim Krul; la difesa sarà composta da Joel Veltman sulla destra, Heiko Westermann e il talentuosissimo Jairo Riedewald, classe ’96, al centro e Mitchell Dijks a sinistra, pronto a far male con le sue galoppate solitarie.
Il centrocampo è uno dei punti di forza della squadra: merito di Bosz e della sua intuizione di spostare Devinson Sanchez, 20enne colombiano prelevato in estate dall’Atlético Nacional campione del sudamerica, dalla posizione di difensore centrale a quella di mediano davanti alla difesa; Devinson non ha tradito il mister, ripagandolo con 3 reti e divenendo uno dei punti fissi della squadra. A muoversi in mezzo al campo insieme a Sanchez saranno Davy Klaasen, autore di 8 reti e capitano, nonostante la giovane età (appena 23 anni), e Lasse Schone, talento danese ormai affermato in tutta Europa.
L’attacco, privo del velocissimo Traoré, è il reparto su cui si nutrono più dubbi: l’unico assolutamente sicuro di giocare è l’ala sinistra libano-tedesca Amin Younes. Con buone probabilità, a destra si muoverà Hakim Ziyech, marocchino classe ’93 prelevato dal Twente, mentre il ballottaggio è per la punta centrale: da una parte, Mateo Cassierra, anche lui proveniente dal Nacional, molto fisico ma con poche realizzazioni all’attivo; dall’altra Kasper Dolberg, 19enne danese, che ha già messo a segno 11 reti in 26 presenze, mettendosi in evidenza anche in Europa come uno dei giovani di migliore prospettiva.
Mentre, come detto, il problema per l’Ajax non è nella testa quanto nel fisico, per il PSV la questione è completamente diversa: mentre tutto sommato gli infortuni non saranno decisivi nel fare la formazione, il morale è a pezzi. Infatti, il PSV era convinto di qualificarsi all’Europa League, essendo impossibile superare la fase a gironi di Champions League contro squadre come Bayern Monaco e Atlético Madrid. Invece la vittoria del Rostov sul Bayern ha permesso ai russi di proseguire il cammino europeo, mentre gli olandesi, fermi a 2 punti, sono stati eliminati.
In patria la musica però è diversa, dal momento che alla vigilia dell’ultima partita del girone di andata, la squadra di Phillip Cocu ha subito solo 7 reti. Merito soprattutto di Jeroen Zoet, portiere che sta definitivamente esplodendo dopo tanti anni di crescita: a soli 25 anni, date le età avanzate di Vorm e Stelekenburg, non è impensabile vederlo presto a difendere i pali della Nazionale olandese, alternandosi con l’intoccabile Jasper Cillesen. In difesa, oltre agli esperti centrali Hector Moreno e Isimat-Mirin, si muoveranno sulle fasce Joshua Brenet e Jetro Willems, entrambi nativi dell’isola caraibica di Curaçao.
A Propper toccherà il compito di difendere nel centrocampo, specie dopo la fase di spinta degli altri due compagni di reparto, Bart Ramselaar (prelevato dall’Utrecht, classe ’96) e Steven Bergwijn, ala sinistra 19enne che potrebbe essere spostato più indietro data l’assenza di Andrés Guardado, l’altro centrocampista difensivo solitamente di fianco a Propper. L’attacco, guidato da Luuk de Jong, capitano del PSV e punta centrale, vedrà agire a sinistra Luciano Narsingh e a destra Gaston Pereiro: l’ala 21enne uruguayana, prelevata nell’estate 2015 dal Nacional de Montevideo, ha già realizzato 6 gol, diventando il miglior marcatore del PSV. Dijks non avrà un compito facile.
Chi vincerà dunque questo assalto per l’Eredivisie? I lancieri dell’Ajax, continuando così la loro gloriosa storia di successi? I boeren, contadini in olandese, del PSV, pronti poi a lanciarsi verso la conquista del terzo titolo consecutivo in 5 anni di “regno” di Cocu? O forse, tramite un pareggio, a guadagnarne sarà proprio il Feyenoord, il classico “terzo incomodo” pronto a rimettere le mani sul piatto del campionato dopo 18 anni di attesa? Lo scopriremo domani, ore 16:45.
This post was last modified on 17 Dicembre 2016
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